Diversi sindaci della provincia di Como alla luce della grave siccità che sta colpendo tutta Italia e la Lombardia hanno deciso di emettere ordinanze restrittive sull’utilizzo dell’acqua (qui i dettagli). Al momento una possibilità che non si profila per la città di Como, come spiega il sindaco Mario Landriscina, sentito da ComoZero.
“Da diversi giorni mi confronto con i settori Acque e Reti e Protezione Civile, monitoriamo costantemente i valori della pressione e i volumi. Come noto sono arrivate indicazioni da Como Acqua e alcuni sindaci hanno preso provvedimenti. La città ha la grande fortuna di avere il lago e pesca volumi importanti. Ma non dobbiamo sederci su questa cosa”.
Per quanto riguarda un’eventuale ordinanza, spiega il primo cittadino “non nascondo la tentazione di emetterla, il vantaggio è che dai un segnale forte anche se il preferisco sempre i messaggi educativi e non le imposizioni. Lo svantaggio è che poi devi attivare il personale perché accerti il rispetto del provvedimento altrimenti resta lettera morta, non è facile effettuare i controlli”.
In ogni caso per il momento nessun intervento: “Le piscine private sono già tutte piene, gli stabilimenti potrebbero essere esonerati ma non è giusto avere figli e figliastri. Poi si pone il problema dei servizi al turismo, insomma al momento non è necessario intervenire drasticamente”. E’ pure vero che da lunedì si insedierà il successore di Landriscina (Minghetti o Rapinese): “Vero ma le ordinanze hanno una data di scadenza, nel caso non si sarebbero trovati con un impegno vincolante per sempre”.
Poi il sindaco sottolinea: “Vorrei sensibilizzare le persone sul tema dell’acqua che non è di oggi ma del futuro, un futuro molto lungo. Ho letto molto in questi mesi e non sono inquieto, di più. I costi aumenteranno e i volumi diminuiscono, come ho detto abbiamo la fortuna del lago ma non dobbiamo scialare. Mai come ora è un bene prezioso da usare bene”.
Infine un consiglio al successore: “La Lombardia ha sete, le campagne e le coltivazioni pure. Fino a che punto i laghi potranno contribuire? Il tema per il mio successore è ricordare che Como non ha voce nel Consorzio dell’Adda (che regola l’altezza delle dighe di Olginate e quindi quella del lago) è una cosa che ho ripetutamente rappresentato, purtroppo senza successo”.
2 Commenti
Un vulcano questo sindaco di Como, pieno di iniziativa. Ah se solo gli avessimo dato altri 5 anni di tempo…
Congratulazioni, la fará quando sará troppo tardi….
Siamo in mano a gente che alla prima difficoltá ficca la testa nella sabbia…..