Slow Food Como si conferma una realtà in movimento, pronta a rinnovarsi restando fedele alla sua missione: costruire una comunità del cibo consapevole, radicata nel territorio e aperta alle sfide del domani. Questa mattina, presso il Ristorante Crotto del Sergente a Lora, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dei nuovi progetti dell’associazione. In occasione dell’assemblea annuale e della prevista scadenza delle cariche, Antonio Moglia ha ufficialmente passato il testimone di presidente ad Anna Zottola, assumendo a sua volta un ruolo di rilievo a livello regionale, la vice presidenza di Slow Food Lombardia.
“Il tema di oggi è la crescita – ha spiegato Moglia – Come associazione stiamo crescendo, i nostri soci iniziano a fare carriera e noi ci allarghiamo anche a livello geografico, ma non voglio anticipare troppo. Dopo otto anni alla guida di Slow Food, la lascio nelle mani migliori“.
Il passaggio di testimone segna una nuova fase per l’associazione, che mantiene le sue radici solide ma guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. “Non ci saranno grandi cambiamenti, ma sviluppi ed evoluzioni – ha sottolineato Zottola – Non servono grandi rivoluzioni, perché abbiamo già ottenuto molti successi. I soci sono numerosi, circa 200, nonostante le difficoltà che molte associazioni oggi incontrano. Abbiamo chiesto ai referenti regionali di modificare lo statuto per allargarci verso Lecco: perché quando si parla di cibo non esistono confini. Como è ricca di realtà alimentari da tutelare. Vogliamo coinvolgere anche i giovani, come già avvenuto a Cernobbio con orti sociali ed educazione alimentare nelle scuole”.
L’impegno per il futuro è chiaro: costruire un dialogo continuo con il territorio lecchese, con particolare attenzione ai giovani, attivando percorsi educativi con studenti degli istituti alberghieri e delle scuole elementari, coinvolgendo piccoli produttori e i Cuochi dell’Alleanza. Buono, pulito e giusto resta la filosofia che Sloe Food vuole insegnare.
La collaborazione dei Cuochi dell’Alleanza con le scuole professionali è un progetto molto importante in quanto si tratta di un’opportunità per trasmettere agli studenti esperienze, valorizzando il patrimonio locale e l’importanza della biodiversità. Abbiamo collaborazioni attive con amministrazioni comunali di Albese con Cassano, Cernobbio e Tremezzina che hanno portato alla realizzazione di mercati locali, orti urbani, eventi culturali e progetti educativi.
Importante anche la collaborazione con il Fai di Como, che ha permesso di sviluppare eventi come le Giornate di Primavera e le Giornate Autunnali, con degustazioni e incontri tra pubblico e produttori locali. In sinergia con il consorzio IGT Terre Lariane, è stata recentemente inaugurata un’enoteca a Montevecchia, nel lecchese, che sarà punto d’incontro per eventi e degustazioni.
Zottola ha inoltre annunciato: “Dal 1 al 4 maggio saremo ad Agrinatura in collaborazione con il Parco Valle dell’Ambro. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Slow Food Lombardia per promuovere la tutela ambientale e le attività educative. Proporremo laboratori per bambini e speech sull’agricoltura locale”.
Oltre all’educazione alimentare, si lavora anche sulla sostenibilità: interventi nelle scuole superiori, progetti come l’orto presso Casa Ogliate per anziani, attività didattiche su clima e ambiente. I ragazzi, sottolinea Zottola, “devono imparare a leggere il territorio, a riconoscere i prodotti buoni e comprendere il lavoro che c’è dietro. Il processo di rinaturalizzazione del territorio è lungo. Dopo anni di uso di fitofarmaci, stiamo cercando soluzioni alternative, anche con l’aiuto della legge che spinge verso un’agricoltura più pulita. Lavoriamo per essere al fianco dei produttori eroici che affrontano le sfide del cambiamento climatico”.
Infine, un altro degli obiettivi principali è la creazione di una sezione giovanile, come affermato da Giacomo Brambilla, consigliere regionale Slow Food e membro del Forum Giovani: “Vogliamo dare spazio e opportunità ai giovani, offrire loro luoghi dove esprimersi e crescere”.
Durante la conferenza è intervenuto anche Alessandro Possemato, produttore vitivinicolo di Fino Mornasco e rappresentante del Consorzio IGT Terre Lariane: “Avete fatto bene ad allargare il territorio. Il nostro è un consorzio di 28 piccoli produttori, che insieme producono circa 300 mila bottiglie. Il Crotto del Sergente è uno dei ristoranti che ha in carta tutti i nostri vini. Lancio una sfida: non c’è cibo senza vino. Auspico un legame sempre più stretto tra Slow Food e il nostro lavoro. La sostenibilità è un altro dei temi a cui noi piccoli produttori teniamo particolarmente ma è una realtà complicata. Pochissimi hanno una cantina propria, le uve vengono portate a una cooperativa dove condividiamo attrezzature e competenze. Non è facile imporre condotte etiche uniche a tutti, ma lo spirito comune è la valorizzazione e difesa del territorio“.