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Passaggi a livello: progetto della Regione per il sottopasso pedonale a Borghi, studio per Piazza del Popolo

Come spesso capita, il diavolo – molto per modo di dire, naturalmente – si nasconde nei dettagli. Questa volta, per la precisione, nell’incontro pubblico tenuto dall’assessore alla Mobilità del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni, assieme al dirigente di riferimento Loris Molteni, per la presentazione del nuovo Piano del traffico recentemente adottato dalla giunta e comprensivo delle osservazioni giunte fino a quel momento. Le novità più interessanti emerse finora riguardano uno dei temi più caldi per il traffico in città, ovvero quello dei passaggi a livello delle Ferrovie Nord che tagliano in due la città con i punti più critici a Como Borghi e in piazza del Popolo.

Questione antica ma che è riesplosa nel 2020, quando le Nord hanno comunicato a Palazzo Cernezzi la necessità di allungare drasticamente i tempi di chiusura dei passaggi a causa di alcune prescrizioni obbligatorie imposte dall’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie. Risultato: soste raddoppiate, quando non quasi triplicate, colonne di auto sempre più lunghe e autentiche folle assiepate davanti alle barriere in attesa di transitare da una parte all’altra. Il Comune, a fronte delle numerose proteste per la nuova e scomoda situazione, ha sempre dichiarato di essere al lavoro per trovare qualche soluzione ma finora non era mai stato chiarito quali potessero essere. Ora, finalmente, si sa.

A rivelarlo, come accennato, è stato l’assessore Gervasoni durante la presentazione del Piano del traffico.
“In questi mesi, anche se forse non è sembrato, le abbiamo provate tutte per attenuare l’impatto delle attese prolungate – ha dichiarato in seduta pubblica Gervasoni – Naturalmente continuiamo a lavorare per una soluzione e proprio in questo periodo stiamo ragionando con le Nord sulla realizzazione di sottopassi pedonali. Il dialogo è in corso, in particolare con Regione Lombardia, e potrebbe dare risultati a breve”. In quella sede, l’assessore non ha riferito dettagli in più, mentre è stato l’ingegnere di Palazzo Cernezzi, Loris Molteni, a ribadire l’effetto dei tempi lunghissimi con le sbarre abbassate. “In alcuni momenti – ha spiegato – ci sono decine di persone ferme ad attendere di poter passare. Abbiamo persino notato in un periodo come il Natale scorso che questa situazione crea disagi sicuramente più alle persone che non addirittura al traffico”.

Fin qui, dunque, le tracce di base. Poi, però, scavando un po’ di più in Regione Lombardia ecco emergere il primo progetto preliminare avanzato per bypassare il passaggio a livello di Como Borghi.

In collaborazione diretta con Ferrovienord, l’assessorato alle Infrastrutture che fa capo a Claudia Terzi, infatti, ha sostanzialmente già pronto per essere tradotto nella realtà un progetto di sottopasso per la zona. Si tratta, di fatto, di un prolungamento di progetto originario minore, che avrebbe dovuto essere a servizio unicamente degli utenti della stazione per passare in sicurezza da un binario all’altro. Ora, invece, con le pressione di Como, ecco che – con una spesa di circa 2.5 milioni – il sottopasso è stato “allungato” fino ad arrivare all’esterno dello scalo a servizio di tutti i pedoni che non dovranno più sostare davanti alle sbarre abbassate, potendo transitare sotto lo scalo. Il progetto preliminare è pronto e, secondo le informazioni disponibili, potrebbe diventare realtà entro un paio d’anni. Ma non è finita qui.

Risulta, infatti, che il Comune di Como abbia formalmente interpellato ancora Regione Lombardia per un primo responso tecnico sulla fattibilità di un altro sottopasso anche per piazza del Popolo. La richiesta è stata recepita, un primo elaborato potrebbe vedere la luce a breve. E, per la prima volta, il tema dei passaggi a livello sembra almeno incardinato su soluzione concrete e non soltanto su ipotesi verbali.

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3 Commenti

  1. Creare o amplificare un problema facilmente risolvibile con poca spesa per giustificare spese milionarie. Ecco perché lo stato è indebitato alla follia. Basta fare il capolinea a Como Borghi e non serve più nessun sottopassaggio multimilionario per giunta in zone ad altissimo rischio ritrovamenti resti romani. Poi da Como Borghi al lago tapis roulant sopraelevato e mimetizzato con verde eo fiori come negli aeroporti. Costo totale il 90% in meno dei sottopassaggi da prima repubblica. Tutto il mondo va verso le smart city noi andiamo verso Cement city. Che tristezza!

  2. Via Petrarca e Sant’Orsola sottopasso x auto. Piazza del Popolo non servirebbe con via Nazario Sauro chiusa alle auto, solo Bus di linea con sosta in via Nazario Sauro invece che in Viale Lecco.

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