Nel maggio 2018, per qualche giorno, anche le famose 800 sedie blu del Comune di Como destinate al pubblico degli eventi di piazza (e non solo) riuscirono ad animare una vivace polemica primaverile. Le sedute, infatti, risultarono non a norma secondo i criteri dei vigili del fuoco in tema di antincendio. Alla fine, le certificazioni arrivarono e le sedie tornarono nelle piazze per concerti e altri spettacoli.
Un anno dopo, la novità è decisamente diversa ma segnala il disperato tentativo di Palazzo Cernezzi di racimolare fondi un po’ in ogni modo. La giunta, infatti, ha per la prima volta applicato “una tariffa a sedere” per chiunque voglia utilizzare le seggiole blu per uno spettacolo pubblico. E dunque, ogni sedia costerà – agli organizzatori – 2 euro a giornata. E pure le transenne dovranno essere pagate: 1 euro a giornata.
Motivazione ufficiale: “Rimodulazione della tariffa al fine di una più equa applicazione della stessa, prevedendo il pagamento di un corrispettivo per il solo utilizzo giornaliero di sedie e transenne, a cui eventualmente aggiungere i costi del trasporto se la consegna viene effettuata dal personale interno, stabilendo i seguenti importi”.
5 Commenti
Il consueto spettacolo (l’unico sempre in scena in questa sciagurata città) di analfabetismo culturale e amministrativo. Ci sono centri dove l’amministrazione investe su qualità degli eventi e infrastrutture per ottenere un virtuoso ritorno di immagine e un indotto economico che va a beneficio dell’intera città. Qui siamo arrivati al punto di chiedere l’elemosina in cambio di una sedia per assistere – come spesso accade – a spettacoli di dubbia qualità.
Parliamo – vale solo la pena di sottolinearlo – della stessa città che un paio di anni fa strepitava per il titolo di Capitale europea della cultura. Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò.
Sempre più divertente. Como, città a vocazione turistica, fa pagare i costi di allestimento degli spettacoli “gratuiti” organizzati da associazioni senza scopo di lucro: 800posti e 50 transenne per circa 1.650Euro. Per il Comune è un grande business, non c’è che dire!
Quindi abbiamo un’associazione che per organizzare uno spettacolo paga tutti i costi ma non ricava quasi nulla. Un Comune che incassa le “tasse di soggiorno”, il “noleggio di sedie e transenne” e altro ma non spende quasi niente. Infine, gli esercenti che aumentano gli incassi mettendo a disposizione i loro tavolini con consumazioni annesse grazie alla concorrenza delle sedie a pagamento.
Quindi…..a chi investe e lavora i costi, a chi sta a guardare un buon incremento dei ricavi e a chi si occupa solo di parcheggi, migranti e “missoltini”…..1.650Euro? Bravi, meglio di così!
Oggi il Comune è strapieno di soldi come non mai, ma questi gonzi non li sanno manco spendere. Non riescono a fare neppure la sagra del missoltino lesso e ora tentano di sgraffignare qualche euro dalle eroiche associazioni che ancora tentano di organizzare qualcosa. Questo sublime livello di cialtroneria è il vero spettacolo per i turisti, altro che lago e praticelli e fiorellini
Ma come si fanno a realizzare eventi gratuiti per il comune, se l’organizzatore deve anche pagare le sedie, le transenne, il palco, la corrente, le autorizzazioni, la security, l’artista ecc. ecc. Non lo farà mai nessuno o ci saranno solo eventi di bassissimo livello e tutti in piedi o seduti per terra.
Considerando il deterioramento, i vandalismi ecc.ecc.mi sembra più che giusto.