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Spina Verde: il sogno del nuovo ponte tibetano. Casati: “Sarà ancora più emozionante”

Il Parco della Spina Verde riparte con tante novità e un grande progetto di ampliamento dei suoi spazi, ma il sogno più grande rimane il ponte tibetano.

Il parco in queste settimane ha registrato un aumento del 60% delle presenze e da domenica 14 giugno sono riprese le visite guidate al Baradello e ai punti più belli del parco Regionale.

“Vogliamo fare qualcosa di accattivante in modo da continuare a valorizzare questo anello importante della catena turistica Lago di Como – ha affermato il presidente Giorgio Casati – Vorremmo realizzare un nuovo ponte tibetano, oltre a quello piccolo ma molto apprezzato che c’è già sul sentiero 12, di circa un centinaio di metri di luce. Sarà ancora più emozionante dell’esistente. Abbiamo la collina di Cardina e da lì il parco potrebbe avere uno sbocco a lago in zona Tavernola, nei pressi di villa Sucota. Vorremmo creare un collegamento tra Cardina e Monte Olimpino. La zona boschiva del Comune di Lipomo probabilmente rientrerà nel parco e anche la zona di Gironico al Monte, Colverde”.

Sono tanti quindi, i progetti in agenda per Spina Verde, come spiega con entusiasmo lo stesso Casati.

“Poi, nell’area di Villa Imbonati a San Fermo, dove ha sede il parco, sta per partire la realizzazione di un collegamento ciclopedonale – continua – seguendo il corso del Seveso, collegherà Villa Imbonati alla ciclopedonale che porta al Sant’Anna. A Drezzo, nell’ex palazzo municipale, presto ci sarà il nuovo museo etnografico e della Grande Guerra, un museo interattivo che parlerà anche della storia della Linea Cadorna e anche del contrabbando in zona e della Valmulini”.

“La pandemia ha portato tante cose brutte, ma anche una positiva – ha spiegato il presidente Giorgio Casati oggi in conferenza stampa – ovvero che la gente ha riscoperto il nostro territorio e la bellezza di questo parco. Recentemente abbiamo sistemato il sentiero 7 – su 13 itinerari – ma anche la segnaletica e i punti panoramici. Il tutto in massima sicurezza sia dal punto di vista della segnaletica che delle norme anti-Covid. La gente si sta comportando bene nel parco, con rispetto ed educazione”.

Il parco della Spina Verde, in un paio d’anni dovrebbe raddoppiare la sua estensione. Infatti, fanno parte dell’ambito territoriale del parco le aree protette del Triangolo Lariano e della sponda menaggina del Lario.

“Nelle escursioni estive 2020 abbiamo inserito la Val Sanagra, sopra Menaggio – ha continuato il presidente – un luogo da scoprire, bellissimo, con mulini, cascate, la fornace, la vecchia chioderia. Merita una visita”. Per la Val Sanagra, le guide del parco propongono due itinerari: uno più corto per le famiglie, uno più impegnativo che comprende la visita alla fornace e all’ecomuseo di Grandola e Uniti.

“Un’altra novità è il bosco bioenergetico – ha aggiunto Casati – un’iniziativa di Tenuta de l’Annunziata di Uggiate Trevano, un’esperienza unica in Europa di forest therapy.”

Previste, in totale, una decina di iniziative con un calendario che va sino a novembre. Tutte sono legate alle diverse zone di attrazione del parco. Per citarne alcune: Baradello, Baradello by night, Spina Verde a 360 gradi, Como Preromana, la Valbasca. Inoltre, il depliant delle escursioni guidate e delle visite è disponibile anche in lingua inglese e sarà in distribuzione nei diversi punti di informazioni turistiche della zona e sul sito web del parco.

“In questi giorni è partita una bella iniziativa con i campi estivi organizzati a Como, San Fermo e Colverde – ha proseguito Casati – Il parco mette a disposizione alcune guide per attività mirate da svolgere con i ragazzi dei centri estivi, come fossero le consuete gite delle settimane d’estate, un’attività fondamentale per i bambini e le famiglie”.

In questi mesi il parco è stato visitato da un numero minore di stranieri, ma il presidente Casati ha dovuto autorizzare nuove aree di parcheggio a causa del grande arrivo di cittadini lombardi. Grande attenzione, infine, all’educazione alla sostenibilità.

“Uno dei pilastri delle attività del parco è l’educazione ambientale che viene fatta a più livelli e che fa bene alla salute fisica e mentale di tutti, grandi e piccoli” ha concluso Casati.

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2 Commenti

  1. Ponti tibetani……siamo alle comiche.
    Ma qualcuno controlla le spese di questo ente? In Valbasca hanno speso 130.000€ per un buco pieno di erbacce che chiamano “area ripopolamento rana rossa” e 350.000€ per ristrutturazione ex polveriera tuttora inutilizzata essendo un opera inutile!

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