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Statale Regina chiusa per mesi, paura per i servizi sanitari. La Rsa: “Incredibile non essere coinvolti”

Sono giorni delicatissimi, questi, per il territorio che dovrà fare i conti con la prossima chiusura della Statale Regina, all’altezza di Colonno, per la costruzione della Variante della Tremezzina.

Uno degli aspetti più delicati riguarda inevitabilmente l’ambito sanitario, in particolare la raggiunbilità dei presidi medici. Ieri, sul tema, si sono incontrati il prefetto Andrea Polichetti e il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca, che hanno dato garanzie.

Variante Tremezzina, nuovo summit: “Sanità garantita. Si sposterà il personale, non i pazienti”

Non sono proprio della stessa opinione Jozefina Luka, direttrice della Rsa di Villa Stefania di Sala Comacina, e Alberto Meneghini, direttore d’area del gruppo Coopeselios (cooperativa sociale che gestisce la struttura): “Noi saremo quelli che saranno più colpiti dalla chiusura a causa della nostra posizione, riteniamo incredibile non essere stati invitati a questo incontro per intavolare un dialogo costruttivo – denunciano – nei mesi scorsi abbiamo provato a contattare Anas, Regione Lombardia e la Prefettura senza mai ricevere una risposta. Fortunatamente abbiamo avuto un incontro con il sindaco di Sala Comacina, Roberto Greppi, che si è reso disponibile per mantenere servizi essenziali e le esigenze della struttura oltre alla tutela dei pazienti”.

Alberto Meneghini e Jozefina Luka

Nemmeno la soluzione che è stata proposta dal Presidente della Provincia e del prefetto di “far sì che a spostarsi siano i professionisti e non i pazienti” sembra possibile per Villa Stefania: “Per noi non è una soluzione percorribile”.

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