La stazione di San Giovanni, principale scalo ferroviario della città utilizzato quotidianamente da turisti, studenti e lavoratori pendolari, da mesi restituisce un’immagine che non le rende giustizia.
Un ascensore fermo “fuori servizio” in corrispondenza del binario 4, reti con materiale edile abbandonato e la biglietteria chiusa già prima dell’emergenza sanitaria accolgono tristemente i viaggiatori.
Ma ciò che attira maggiormente l’attenzione è un grande cantiere abbandonato, tra impalcature e passaggio sbarrato, nella parte destra dell’edificio. Entrando nell’atrio, il passaggio all’ala destra è bloccato sempre da una serie di reti arancioni e impalcature.
Il cantiere sarebbe quello del grande progetto pilota per creare una nuova “stazione turistica” a Como San Giovanni, annunciato a maggio 2019 da Comune di Como e Rfi, società che gestisce lo scalo.
Tra gli interventi di riqualificazione previsti c’era la realizzazione di un centro servizi polifunzionale per le informazioni turistiche, legate anche a un sistema innovativo di servizi digitali e di micrologistica per i viaggiatori come deposito bagagli e bike rental, e una vetrina d’esposizione di prodotti di eccellenza del territorio.
Secondo le previsioni iniziali, i lavori si sarebbero dovuti concludere a fine estate 2019 ma ad oggi il cantiere è ancora aperto.
“Il progetto di restyling dell’intero fabbricato viaggiatori, con alcuni locali destinati al Comune, si è fermato a causa dell’emergenza Covid-19 – spiegano da Rfi – ma la ripresa dei lavori avverrà a breve. Gli interventi al fabbricato viaggiatori saranno finiti entro la fine del 2020”.
Attendiamo, quindi, che gli operai tornino in stazione.