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Attualità, Sanità

Stipendi medici -6% e infermieri -40% rispetto agli altri Paesi. “E ci meravigliamo che vadano oltreconfine”

L’ultimo Report Crea sulla Sanità, presentato il 25 gennaio, fotografa una realtà impietosa. Carenze di personale medico e infermieristico, apparentemente incolmabili, e numeri da capogiro. Nel corposo studio, ben 564 pagine di analisi  (qui il documento intero), arriva la conferma di quanto, in varie sedi, viene denunciato da anni: organici svuotati e operatori sottopagati hanno fatto sprofondare il sistema sanitario.

“Non c’è da sorprendersi per il quadro drammatico illustrato – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute – Da tempo denunciamo carenza di risorse e di personale che condannano le politiche messe in atto dai Governi precedenti, miopi e pronti a sforbiciare sulla sanità. Così oggi il compito di ripartire è gravoso”.

I ricercatori del Crea sottolineano come l’Italia dovrebbe investire 30,5 miliardi per mettersi alla pari con gli organici di professionisti sanitari delle altre nazioni europee. Nel dettaglio in Italia, rispetto alle medie Ue, se si considera la popolazione al di sopra dei 75 anni potrebbero mancare circa 30mila medici e per il riequilibrio se ne dovrebbero assumere almeno 15mila ogni anno per i prossimi 10, tenendo presenti le dinamiche annuali di pensionamento. Assolutamente drammatica la carenza di infermieri: ne servirebbero in tutto 30-40.000 l’anno (anche qui considerando i pensionamenti).

“Un quadro – dice ancora il Segretario Nazionale della UGL Salute – aggravato anche da altri fattori a partire dall’inadeguatezza degli emolumenti rispetto ai colleghi delle altre nazioni: i medici in media guadagnano un 6% in meno mentre gli infermieri intorno al 40%. Non c’è da sorprendersi, allora, se gli organici subiscono la fuga di operatori al di là delle frontiere alla ricerca di stipendi più dignitosi e condizioni di lavoro migliori”.

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Un commento

  1. E come sempre degli amministrativi e delle OSS, nonne parla nessuno, hanno gli stipendi piu’ bassi in assoluto, ma se si fermano loro si ferma tutta la sanità, peccato che i cittadini non lo sanno, e forse nemmeno lo stato e i giornalisti. Vi faccio un esempio, se si fermano gli amministrativi si ferma il Cup, la scelta e revoca, le patenti speciale e non , e molti altri servizi. e insorgono i cittadini. Se si ferma l’ufficio personale, non si assume, non si mandano le persone in pensione e non si pagano gli stipendi per cui insorgono i dipendenti. Pero’ di loro non si interessa nessuno

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