Scuola e insegnanti, un binomio che da sempre presenta incognite e problemi. Specialmente, in vista della riapertura dall’anno scolastico, per quanto riguarda le cattedre scoperte. E se il ministero dell’Istruzione ha annunciato l’assunzione di oltre 94mila nuovi docenti, numero però che porterà a coprire solo una cattedra su otto, è bene sapere che questa situazione di mancanza di professori riguarda anche la vicina Svizzera. Non tanto in Canton Ticino, quanto negli altri cantoni, come denunciato nei giorni passati dai sindacati elvetici. Ma l’argomento sotto i riflettori, discutendo di scuola e dei suoi problemi, soprattutto in terra italica, è però un altro: ovvero i compensi degli insegnanti.

Perché se è vero che in Italia si parla, proprio in queste ore, di un aumento in busta paga pari a un importo annuo complessivo di 5.650 euro per il cosiddetto “docente esperto”, le cifre elvetiche faranno sicuramente invidia, oltre che portare a una riflessione.

Il Decs (Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport), infatti di recente ha sottolineato – intervenendo in una riflessione sorta sui media svizzeri – come in Ticino il salario iniziale per docenti di scuole elementari sia di 77.817 franchi lordi l’anno mentre lo stipendio massimo, può arrivare addirittura a 104.332. Nelle medie superiori invece il salario più alto raggiungibile è di 137.838.

Cifre che salgono ancora di più, ad esempio, a Zurigo dove arrivano a 160mila franchi nelle scuole superiori e a quasi 150mila franchi nella scuola primaria. Ovviamente la carenza di insegnanti sta portando, in Svizzera, a utilizzare in casi di necessità anche persone senza un diploma di insegnamento. In tal caso il compenso per loro è anche del 20% inferiore. Cifre comunque sempre ben differenti da quelle italiane