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Sull’asse Como-Santarcagelo di Romagna-Cantù viaggia la caccia a negozi e aziende che evadono la Tari

Finisce a Cantù – tramite subappalto – l’incarico diretto assegnato in prima battuta dal Comune di Como a una società di Santarcangelo di Romagna per andare a caccia dell’evasione e dell’elusione della Tari sui rifiuti per quanto riguarda le utenze non domestiche (attività e aziende).

Con una prima procedura sulla piattaforma Sintel, Palazzo Cernezzi aveva chiesto alla MT Spa di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, di presentare la propria migliore offerta per il servizio di supporto all’Ufficio Tributi finalizzato all’individuazione e all’accertamento di possibili evasioni/elusioni della Tari. Arrivato il preventivo, il Comune di Como ha dunque affidato per 168mila euro l’incarico ai romagnoli il 17 luglio. Nemmeno il tempo di posare le carte, che ecco la controproposta – per così dire – della MT Spa: richiesta di subappalto alla LGM CONSILTING S.A.S. DI ROSSINI LUISELLA E C., con sede legale a Cantù in via Ginevrina Da Fossano, per una percentuale del 60%. E in particolare per:

1) Bonifica banca dati TARI utenze non domestiche;
2) Analisi e predisposizione degli atti di accertamento e degli inviti al contraddittorio;
3) Ricevimento contribuenti (front office) presso gli uffici comunali;
4) Gestione del backoffice in seguito allo sportello al contribuente.

E ora, dopo che la strada romagnola ha portato a Cantù, la caccia a negozi e aziende che evadono la Tari può iniziare.

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