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Svizzera, auto italiana nel posto per le Smart. Quadri evoca il carro attrezzi anti comaschi citando Rapinese

Non molla la presa il deputato svizzero della Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri, nella caccia agli italiani che parcheggiano in maniera irregolare oltreconfine. Dopo l’ultimo episodio della vettura italiana immortalata in un posto per auto elettriche ma con il cavo appoggiato sulla ruota anteriore per ingannare l’occhio, ora arriva un altro caso.

Questa volta Quadri ha fotografato una Mercedes con targa italiana all’autosilo Motta di Lugano, con questa spiegazione: “L’automobilista italico parcheggia la sua Mercedes nel posto riservato alle Smart, proprio sotto il cartello”.

Poi l’accenno polemico dedicato al sindaco di Como Alessandro Rapinese, che come noto nei primissimi giorni di mandato salì alla ribalta per la rimozione di una serie di auto ticinesi con una sorta di carro attrezzi dedicato agli svizzeri (almeno a livello verbale, ovviamente, più che reale).

“A Como – ha scritto ancora Quadri nella denuncia via facebook – le auto con targhe TI parcheggiate irregolarmente vengono rimosse col carro attrezzi (almeno: di questo si vanta il sindaco)”. Una frase sibillina, che pare però un’invito alle autorità svizzere a seguire la stessa modalità rivendicate da questa parte del confine.

E infatti tra i commentatori del post non è mancato chi ha interpretato proprio così le parole di Quadri: “Si dovrebbe fare la stessa cosa non per ripicca ma se non rispetti segnaletica perché tanto la multa non la pagano si fa portar via . Il sindaco di Como non ha tutti i torti, non lo sto difendendo ma la maggior parte delle persone in città straniere fa quello che vuole”, ha scritto un utente. A cui subito ha risposto un altro, sulla stessa falsariga: “In Italia sono abituati a fare come vogliono poi però portano via solo le straniere. Se fosse solo questo da noi il problema!”. E ancora, un terzo commentatore che però segnala come il problema non sia solo legato agli italiani: “Ma non è la Lega al comando di Lugano? Date istruzioni come a Como. Basta che poi non dite che la polizia serve a fare cassetta! Comunque io ho una Smart e spesso mi succede di trovare auto non autorizzate targate TI al posto delle piccole”.

Canton Ticino, il Suv italiano nel posto per auto elettriche simula la ricarica: cavo appoggiato sulla gomma. Multato

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10 Commenti

  1. Mi ricordano quei film di quarta serie che facevano cassetta negli anni ‘50. Quelli che titolavano pressappoco così: Maciste contro Ercole, Zorro contro Ercole e Robin Hood contro Maciste. Adesso ci ritroviamo il film di quinta serie: “Quadri contro Rapinese: duello al parcometro”. Il tema non è la nazionalità di chi non rispetta le regole. Il tema è la riscossione della sanzione a chi non ha rispettato le regole, italiano e svizzero che sia. Sarebbe sufficiente un accordo tra Italia e Svizzera o tra Lombardia e Ticino o tra Comune di Como e Comune di Chiasso. Ognuno paga la sanzione a casa sua e attraverso una camera di compensazione (come fanno del resto le Assicurazioni) si regolano le partite.

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