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Hic Sunt Leones, Chiasso strada © Gabriele Spalluto
Attualità

Svizzera e Italia, le dogane come non le avete mai viste: “Qui ci sono i leoni”. L’arte del confine in 175 foto

Chi vive nelle aree di confine ci sarà passato decine di volte. Centinaia se si è dei lavoratori frontalieri. Ma le dogane così, non le avete mai viste. I valichi stradali, ritratti dall’artista e fotografo ticinese  Gabriele Spalluto, assumono infatti un significato nuovo, un valore artistico.

Un significato che si discosta, appunto, da quello quotidiano di chi le vede solo come un ostacolo e un rallentamento nella strada verso il lavoro o peggio ancora verso casa.

Hic Sunt Leones, Benken © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, Benken © Gabriele Spalluto

Ecco allora che questo libro consentirà di osservare i valichi sotto un’altra prospettiva. Sfogliando le oltre 300 pagine del libro “Hic Sunt Leones”,  sviluppato e realizzato nel corso di un anno (tra marzo 2022 e marzo 2023) si potranno osservare 175 valichi di frontiera (stradali) che dispongono ancora di un ufficio di servizio. E tanti sono quelli che collegano la Svizzera con l’Italia.

Hic Sunt Leones, Pedrinate © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, Pedrinate. © Gabriele Spalluto

Questa raccolta di immagini – scattate sempre dallo stesso punto di vista, ovvero mostrando gli ultimi metri di suolo svizzero, l’eventuale edificio della dogana, e poi i primi metri di suolo straniero (che, a causa della prospettiva, appaiono più piccoli) – funge da documento storico ma “anche come suggerimento per l’avvio di una discussione più approfondita sul valore dei confini, sia dal lato più simbolico che da quello più pratico”, si legge nella presentazione del volume.

Hic Sunt Leones, Brogeda © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, Brogeda © Gabriele Spalluto
Le 175 immagini immortalano così sia i valichi più grandi e presidiati, ma anche i piccoli passaggi di frontiera, dove non c'è altro che un cartello o una bandiera a ricordarci il valico di frontiera. "Due luoghi visivamente in contrasto, ma che formalmente assolvono alla stessa funzione. Cosa proviamo di fronte a tali immagini? Che rapporto e considerazioni portano tali luoghi, conoscendone il valore?", si interroga e ci interroga l'autore.
Hic Sunt Leones, Ponte Faloppia © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, Ponte Faloppia © Gabriele Spalluto

Evocativo anche il titolo del volume: già nelle mappe dell’impero romano, al di là del limes imperiale, campeggiava la scritta “hic sunt leones”, ‘Qui ci sono i leoni’, ovvero l’avvertimento del fatto che si apriva uno spazio indeterminato, indefinito, informe, popolato da fiere, mostri e barbari.

Hic Sunt Leones, La Motta © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, La Motta © Gabriele Spalluto
Se da un lato «Hic Sunt Leones» è quindi un "progetto che parla di un tema politico, dall’altro è anche una raccolta di cartoline provenienti da luoghi insoliti della Svizzera".
Hic Sunt Leones, Le Gardot © Gabriele Spalluto
Hic Sunt Leones, Le Gardot © Gabriele Spalluto
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