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Svizzera, la mazzata sugli italiani: “Vignetta autostradale da 40 a 80 franchi. E per i residenti sconto benzina”

Vignetta autostradale da 40 a 80 franchi per italiani e turisti tutti: dalla Svizzera arriva una nuova proposta da parte del consigliere nazionale Martin Candinas (Centro). L’obiettivo? Far pagare meno gli svizzeri e di più gli stranieri.

L’idea centrale è quella di aumentare la vignetta autostradale a 80 franchi, compensando questo aumento per i residenti con una diminuzione di circa 5 centesimi al litro sul prezzo della benzina.

Più costi per i turisti? Il nodo cruciale

Candinas – come riporta Tio.ch – ha spiegato che questa soluzione “non comporterebbe costi aggiuntivi per gli svizzeri”, ma permetterebbe di “aumentare le tariffe per i turisti e per gli stranieri che transitano soltanto dalla Svizzera senza fermarsi”. Un’argomentazione forte per il politico grigionese, che punta a incrementare i contributi al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (NAF) da parte dei visitatori stranieri.

Polemiche e contraddizioni: le voci contrarie

Tuttavia, l’iniziativa di Candinas ha sollevato un vero e proprio polverone in pochi giorni. Tra le voci più critiche spicca quella dell’ex consigliere nazionale UDC Walter Wobmann, categorico nel suo dissenso: “Sono chiaramente contrario a un aumento del prezzo della vignetta”, ha dichiarato al Blick. Wobmann, che nel 2013 aveva già guidato l’opposizione a un tentativo simile di rincaro (proposto allora a 100 franchi dalla ministra Doris Leuthard e bocciato alle urne con il 60,5% dei voti), mette in guardia sui “calcoli fuorvianti” di Candinas.

Secondo Wobmann, la proposta “potrebbe sembrare allettante a una lettura superficiale”, ma “non si può affermare che per gli svizzeri non ci sarà un aumento dei costi. Anzi, succederà il contrario: pagheremo tutti di più”.

Analisi dei costi: un aumento nascosto per gli svizzeri?

Wobmann spiega dettagliatamente come i costi potrebbero lievitare per i cittadini elvetici: Candinas propone di ridurre la sovrattassa sulla benzina di circa 5 centesimi. Tuttavia, Wobmann la definisce una “una tantum”, sottolineando che “la vignetta deve essere regolarmente adeguata all’inflazione”, il che significa che “il prezzo della vignetta potrebbe aumentare automaticamente nei prossimi anni”.

La prospettiva di un aumento del prezzo del carburante è un’altra preoccupazione. Se il patrimonio del NAF dovesse scendere sotto i 500 milioni di franchi, il Consiglio federale è autorizzato ad aumentare la sovrattassa sui carburanti di 4 centesimi al litro, una clausola prevista nella creazione stessa del NAF. “Tra due o tre anni, questo aumento potrebbe diventare realtà, annullando così gli effetti della riduzione temporanea” della benzina, avverte Wobmann.

Ostacoli internazionalie e l’ombra del Referendum

Un altro punto critico sollevato da Wobmann riguarda la possibilità di differenziare il costo della vignetta tra targhe svizzere e straniere. Sebbene si dichiari favorevole a un aumento del costo “solo per le targhe straniere”, ammette che “questa misura non sarebbe possibile perché si scontrerebbe con gli accordi bilaterali presi con l’Ue”.

Il 67enne promette battaglia nel caso in cui la proposta di Candinas dovesse ottenere il via libera al Nazionale: “Sicuramente prenderemo in considerazione il referendum”, ha dichiarato, ricordando il precedente del 2013. Al momento, tuttavia, “non possiamo ancora definire con certezza i passi che prenderemo”.

 

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