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Svizzera, Quadri (Lega dei Ticinesi) pubblica ancora le auto italiane in divieto. Ma viene sbeffeggiato

Anche questa domenica, il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri, non si è fatto mancare le rubrica social dedicata agli italiani con le auto parcheggiate in divieto di sosta in Svizzera. Classica la modalità, con Facebook quale strumento per diffondere due foto di altrettante auto italiane, con seguente commento: “Due parcheggi italici con targhe azzurre che occupano integralmente il marciapiede”. E fin qui, tutto sommato, nulla più che l’ennesimo capitolo della telenovela. Ma a otto ore dalla pubblicazione del post, i commenti anche degli svizzeri sono andati probabilmente in una direzione opposta a quella auspicata da Quadri. Se è vero, infatti, che un follower auspica di andare “avanti con il rimorchio pure noi, di là il carroattrezzi esclusivo per ticinesi, di qua il carro attrezzi esclusivo per azzurri”, diversi altri sembrano farsi beffe di questo genere di denunce campanilistiche.

Ad esempio, c’è che chi ironizza guardando a entrambi i lati del confine: “Così domani il sindaco di Como pubblica foto di ticinesi che posteggiano in malo modo. Asilo Mariuccia ne abbiamo a iosa”. E un altro, sulla stessa linea: “Sembra di essere all’asilo. Sei stato tu, no tu”. Ancora, un terzo commentatore: “Ma smettila !! Altro che asilo Mariuccia…pensa ai veri problemi della gente, della tua Lugano, non ti paghiamo la tua sedia a Berna per queste st***** !!!”.

Addirittura, un altro commento lancia un invito a Quadri: “Vai a fare il doganiere…La tua politica si ferma in dogana…non hai altro…se vai a Como ti danno la lista dei posteggi abusivi con targa Ti”, il tutto condito anche da qualche parolona. Alcuni, infine, si chiedono semplicemente perché i veicoli in divieto non vengano multati, punto e stop.

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