Per ora si è in una fase di test, ma l’idea potrebbe essere quella di installare in Parlamento (la prova è attualmente in corso nel Consiglio Nazionale, la ‘camera bassa’ della Confederazione) un radar che segnali l’eccessivo rumore generato dai politici che parlano a voce troppo alta o chiacchierano tra loro in maniera talmente invasiva da ostacolare i lavori della seduta.
Ecco allora che si è deciso – su proposta della presidente del Consiglio Nazionale Maja Rinker – di creare un sorta di “radar antirumore” che segnali quando il rumore di fondo è eccessivo.
Il sistema – come spiegato da 20 Minuten – si basa su tre microfoni collocati in tre punti dell’aula e su un sistema semaforico con il “verde” per indicare un situazione regolare e il “rosso” per i momenti critici. “In seguito ai dati raccolti, l’Ufficio della presidenza deciderà se saranno opportune misure ulteriori”
Non è comunque ancora chiaro quale potrebbe essere la conseguenza di un “flash” sonoro tra richiami ufficiali o eventuali sanzioni (anche pecuniarie).