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Tassa sulla salute, sindacati convocati in Regione. Intanto assemblee dei frontalieri sugli altri temi caldi

Ormai il dibattito si trascina da quasi due anni. La tassa sulla salute, (qui tutti i dettagli), stabilita con legge nel dicembre del 2023, ad oggi non è ancora stata applicata. Sono state previste le percentuali di pagamento – a carico dei vecchi frontalieri – sono state stabilite sanzioni in caso di mancato versamenti ma di concreto ancora nulla salvo un eterno dibattito.

Ora un nuovo passaggio, si spera decisivo. Regione Lombardia ha convocato i sindacati – la prossima settimana – per discutere nuovamente proprio della tassa. Non si tratta della riunione della commissione specifica che si occupa dei rapporti con la Svizzera, che segue calendari predefiniti, ma proprio di una convocazione da parte dell’assessore competente Massimo Sertori alle tre sigle sindacali.

A darne notizia, durante la trasmissione Border su Etv, è stato Marco Contessa (Cisl). “A breve ci incontreremo. Sappiamo come Regione Lombardia sia fermamente decisa ad applicarla e noi da sempre la riteniamo illegittima – dice – Vedremo di cosa si discuterà a inizio della prossima settimana. Certo è che più passa il tempo e più sembra prendere valore la nostra tesi di un balzello inapplicabile. Sono ormai passati due anni”.

Intanto a novembre sono state organizzate diverse assemblee territoriali dei lavoratori frontalieri per discutere dei numerosi temi scottanti sul confine. Ecco il dettaglio delle date e le motivazioni della nuova mobilitazione

A ventuno mesi dall’entrata in vigore della tassa sulla salute nel gennaio 2024, sui “vecchi frontalieri” in violazione del trattato internazionale italo – svizzero del 2020 e della legge di recepimento 83/23, non risultano ancora definite né le modalità attuative malgrado l’approssimarsi della stagione fiscale della dichiarazione dei redditi né d’altro canto, alcuna indicazione di arretramento, da noi auspicato, rispetto ad un’iniziativa controversa tanto dal punto di vista della razionalità, quanto da quello applicativo.

A dodici mesi dalla conversione del decreto omnibus (con legge n. 43 del 7 ottobre 2024), contenente l’introduzione di una tassazione sostitutiva del 25% delle imposte applicate in Svizzera per i redditi da lavoro dipendente percepiti dai lavoratori frontalieri residenti nei 72 nuovi comuni italiani situati entro venti chilometri dal confine svizzero precedentemente esclusi, aumentano i problemi interpretativi da
parte dell’autorità dell’imposta alla fonte svizzera che rischiano di vanificare l’intesa tra MEF e OO.SS. del luglio 2024 e gettano nell’incertezza centinaia di persone.

A sette mesi dalla prima ed unica convocazione del Tavolo interministeriale sul lavoro frontaliero (MILAV, MAECI, MEF) definito con legge 83/23 a seguito del Memorandum d’Intesa del dicembre 2020 tra MEF, OO.SS. e Associazione Comuni di Frontiera, non risulta alcuna ulteriore convocazione che consenta di affrontare le questioni poste all’OdG dei lavori dello stesso.

A quarantatré mesi dall’entrata in vigore dell’’Assegno Unico Universale nel marzo 2022, misura di sostegno economico per i nuclei familiari con figli a carico, restano, malgrado le nostre reiterate denunce, ancora irrisolte tanto le problematiche di trasmissione dei dati corretti tra gli Enti previdenziali italiani ed esteri per la definizione della compensazione degli assegni familiari erogati all’estero, quanto le mancate erogazione dell’importante misura di sostegno economico ai frontalieri residenti all’estero in ingresso in Italia, discriminazione per la quale il nostro paese è in procedura d’infrazione UE e la Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel luglio 2024.

Sulla base di questo quadro preoccupante, le OO.SS. Italiane e svizzere dei lavoratori frontalieri convocano le assemblee territoriali lungo il confine secondo il seguente calendario a cui seguiranno le indicazioni di dettaglio logistico per ciascuna area geografica (comprensive della Province autonome di Aosta e Bolzano): 3/11 Varese, 4/11 Como, 7/11 Tirano, 8/11 Chiavenna, 13/11 Verbania. Nelle scorse ore CGIL, CISL e UIL hanno ricevuto una nuova convocazione per il 13 ottobre dall’ assessorato di Regione Lombardia con delega, tra le altre, agli Enti locali ed ai rapporti con la Confederazione Elvetica, le cui comunicazioni saranno ovviamente oggetto dei contenuti delle assemblee informative di
novembre. Nulla, al contrario, è ancora pervenuto dalle altre Regioni e Province autonome interessate dal medesimo provvedimento.

CGIL
CISL
UIL
UNIA
VPOD
OCST
SYNA

SYNDICOM

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