“Quando ho sentito i vigili mi hanno chiesto se mio figlio non si fosse fatto male prendendo a calci il tombino”.
La voce incredula e arrabbiata è quella di Loredana Botta, mamma di Matteo, mentre racconta come il figlio si sia rotto la falange del dito del piede contro il bordo di un tombino rimasto esposto dal disfacimento del marciapiede di via Friuli a Tavernola.
“Quel marciapiede, su cui passano decine e decine di bambini ogni giorno, visto che costeggia le scuole elementari e medie, è una schifezza – spiega Loredana – camminarci sopra è un terno al lotto. A parte il tombino che sporge dall’asfalto di due centimetri, è pieno di buche e irregolarità che arrivano anche a quattro centimetri di profondità”.
Come raccontato da Loredana, Matteo stava camminando sul marciapiede insieme al cugino, di ritorno a casa. Inciampando nel bordo del tombino, le scarpe di tela non lo hanno protetto dall’urto. “Dapprima sembrava una lussazione che mio nipote è riuscito a far rientrare autonomamente. Poi quando siamo andati in ospedale il dito era enorme e viola, fratturato”.
Il referto della visita medica indica infatti una frattura composta della prima falange con una prognosi di 30 giorni. “Non è possibile, tra le altre cose, ingessare le dita dei piedi quindi dobbiamo aspettare che la frattura si sistemi da sola, rovinandoci quello che resta delle vacanze”.
Il degrado del marciapiede di via Friuli, però, è ben lungi dall’essere una novità assoluta.
“Sono anni che va avanti così. Abbiamo segnalato le condizioni del marciapiede per gli scorsi tre anni, almeno a partire dal 2016 – prosegue Loredana – questa volta è toccato a Matteo farsi male. Il problema è che con la riapertura delle scuole saranno decine e decine i bambini che cammineranno su quel tratto”.
Come raccontato dalla mamma, il paradosso di via Friuli sarebbe il recente rifacimento della sede stradale, con asfaltature nuove, mentre il marciapiede rimane sconvolto da buche e tombini i cui bordi rimangono esposti.
“Grazie all’aiuto del consigliere Paolo Martinelli, ho mandato le foto del marciapiede all’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Como, all’Assessore ai Lavori Pubblici, all’Ufficio Strade, alla Polizia Locale ma onestamente non spero in un atto di responsabilità” ha concluso amareggiata Loredana.
“Tempo fa avevo fatto una preliminare in consiglio comunale riguardo il marciapiede di via Friuli senza essere ascoltato – ha spiegato il consigliere del Comune di Como, Paolo Martinelli (Rapinese Sindaco) raggiunto da ComoZero – spero gli uffici di competenza abbiano intenzione di spostare i lavori da altri marciapiedi a quello di via Friuli così da sistemare tutto il tratto davanti alle scuole e non solo il punto in cui il bambino è caduto. Mi auguro infine che il Comune si prenda la responsabilità, senza incolpare i propri sottoservizi”.