Isola felice, terra di frontiera o appendice di Cernobbio? Come inquadrare il quartiere di Tavernola, che in provincia sarebbe considerato un Comune di medie dimensioni a se stante? Le iniziative di comunità non mancano, a partire dalla bella novità della sperimentazione dell’indirizzo sportivo alle scuole medie fortemente voluta dal quartiere e dalle associazioni sportive che si sono rese disponibili a collaborare.
“Nei primi tre anni di amministrazione il Comune non ha fatto praticamente nulla per Tavernola – racconta un cittadino, attivo nella comunità ma che preferisce restare anonimo – negli ultimi dodici mesi invece diverse cose sono migliorate. In primo luogo il rinnovo dei giardinetti di via Traù, ora illuminati e con i bagni automatici a disposizione dei cittadini. Credo sia un peccato chiuda già alle 21, sarebbe un bel ritrovo soprattutto per i giovani nelle sere d’estate”. D’altra parte però aggiunge: “Purtroppo c’è bisogno di più manutenzione del verde un po’ ovunque. Cosa manca? Sicuramente un centro anziani che potrebbe trovare spazio in uno degli edifici comunali inutilizzati presenti nel quartiere così come andrebbe migliorata la viabilità di via Asiago. E’ un’arteria trafficata, ci sono tante attività commerciali e servirebbe una corsia centrale per le svolte, oltre alla realizzazione del marciapiede dove manca”.
Nodo centrale da risolvere del quartiere è sicuramente decidere quale sarà il futuro dell’ex scuola, poi centro migranti, di via Tibaldi dato che i fondi messi dal Ministero dell’Interno per farlo tornare centro di accoglienza sono stati rispediti al mittente. “Visto il denaro che serve per rimetterlo a norma a mio parere conviene demolirlo e fare una bella piazza con dei parcheggi utili al quartiere – ipotizza il residente – sarebbe un’occasione da non perdere per dare a Tavernola un centro, uno spazio aggregativo come è piazza Tricolore ad Albate”.
Sullo stesso argomento è intervenuta anche Vanna Schiera, referente dell’Assemblea di Zona: “A molti cittadini piacerebbe che gli ambulatori medici si trasferissero lì visto che dove sono oggi ci sono barriere architettoniche importanti”. E aggiunge un’altra questione: “Speriamo che il Comune riesca a risolvere i problemi di infiltrazioni alla palestra della scuola di Tavernola così come che vengano rimessi in sesto gli spogliatoi al centro sportivo. La collaborazione sembra esserci ma i tempi purtroppo sono lunghi”
Un commento
Come ad Albate? La questione è molto differente. Ad albate sono intervenuti i privati (osteggiati per anni dai residenti ma che ora però sono contenti di avere una piazza più grande di piazza Duomo) a Tavernola il Comune lascerà marcire la struttura per i prossimi 20 anni come è accaduto per il centro sportivo di Muggiò , abitanti di Tavernola, mettetevi il cuore in pace e fatevene una ragione…