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Teatro, torre scenica sul panorama e 30 milioni: rinasce l’ex cinema Politeama. A Varese, però

Trenta milioni di euro e un team internazionale di architetti per ripensare il Politeama trasformando il vecchio cinema abbandonato nel cuore pulsante della città, un teatro con un foyer aperto verso l’esterno e una torre scenica che diventa punto di osservazione privilegiato per godersi il panorama circostante. Il tutto con tre mesi di tempo per arrivare al progetto preliminare e assegnare l’incarico di esecuzione dei lavori, così da inaugurare il nuovo spazio entro il 2025.

Fantasie elettorali? No, una concretissima realtà con un piccolo dettaglio tutt’altro che secondario: succede a Varese.

Perché anche i nostri vicini di casa, che guardiamo sempre con malcelata superiorità, hanno il loro Politeama fantasma con una storia che ricorda molto quella del nostro: inaugurato nel 1893 (il Politeama comasco alzò il sipario nel 1910), il gemello varesino è di proprietà della Fondazione Molina a cui il vecchio proprietario, Armando Caravati, lo lasciò in eredità con il vincolo di continuare a farne uno spazio culturale per la città (mentre quello di Como fu lasciato in eredità per l’80% al Comune da Alfredo Gaffuri con tutti i vincoli imposti dalla Soprintendenza).

Che farne, allora? Semplice: un bando internazionale per cercare i migliori progettisti al mondo in tema di teatri, con parametri di giudizio che non contemplassero il ribasso economico (ohibò) ma la qualità della proposta. E oggi è arrivato l’esito, con la scelta del progetto ideato da un team italo-portoghese guidato dagli architetti Giulia De Appolonia e Carrilho Da Graça.

E Como? Messi nel cassetto i voli pindarici – da Dolce e Gabbana a misteriosi investitori russi fino al più concreto progetto del Conservatorio – e falliti tutti i tentativi di venderlo anche in saldo, il nostro Politeama giace impacchettato, ridotto a fare da sfondo a cartelloni pubblicitari per cercare di racimolare il necessario per tamponare crolli e infiltrazioni.

Vero, a breve dovrebbe essere presentato l’esito dei tavoli di coprogettazione, al lavoro da ormai un anno per proporre un’idea che possa salvare lo storico cineteatro, ma mentre noi parliamo, i “cugini” di Varese hanno intavolato una strettissima collaborazione tra Comune e Regione che oggi ha portato a questo risultato, come ha sottolineato anche il presidente Attilio Fontana.

“Oggi si compie un passo in avanti decisivo nel percorso per la realizzazione del Teatro che Regione Lombardia ha fortemente sostenuto sin dal 2015 – sono state le sue parole – ci tengo a sottolineare la concreta volontà dell’allora Presidente Maroni che ringrazio ancora per l’accordo di programma che stipulammo. Un impegno che, come Regione, abbiamo ribadito e valorizzato nel corso di questa legislatura, assicurando risorse per un totale di 29,4 milioni. Il progetto è evoluto nel corso degli anni fino ad oggi, con l’obiettivo di assicurare alla nostra città e alla nostra Comunità un luogo di cultura di alto livello, moderno, attrattivo così come Varese merita”.

Mentre, probabilmente, ancora una volta, il Politeama di Como (qui sopra, pre-copertura pubblicitaria) meriterà giusto una paginetta nei prossimi programmi elettorali.

 

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