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Tempesta sindacale a Palazzo Cernezzi. Cgil, Cisl, Uil e Rsu: “Situazione inaccettabile, pronta la mobilitazione”

Relazioni sindacali ad altissima tensione, in Comune a Como. A denunciarlo sono Cgil, Cisl, Uil e Rsu che in una nota parlano di “situazione diventata inaccettabile”.

Tra i punti caldi, nella denuncia dei sindacati, le mancate risposte entro il 31 agosto scorso risposte “su temi quali: la mancata condivisione del protocollo sulla salute e sicurezza del personale dell’ente, la mancata costituzione del Comitato sulla salute e sicurezza a fronte dell’emergenza covid 19, l’impegno a garantire la gestione diretta degli asili nido fino a fine mandato, e infine il rispetto del contratto relativamente alla gestione delle ferie 2020 (assegnate in alcuni settori d’ufficio durante l’emergenza)”.

Inoltre, denunciando le sigle sindacali, “nei giorni scorsi in un incontro con la Delegazione di parte Pubblica, già calendarizzato prima dello stato d’agitazione, è stato comunicato che anche gli importi del fondo di produttività 2020 non sono certi, per la parte discrezionale dell’Amministrazione”.

“Inoltre, nel medesimo incontro non sono state date risposte sia rispetto ai temi dello stato d’agitazione sia rispetto alla gestione del graduale rientro in presenza del personale (non individuato come servizio essenziale o “smartabile”) a fronte delle normative che prevedono la prosecuzione dello smart working per il 50% delle attività che possono essere svolte non in presenza”, prosegue il comunicato.

Frontale l’attacco al segretario comunale di Palazzo Cernezzi, accusato di essersi “trincerato sulle varie tematiche dietro la scusa di non avere presente l’assessore, pur sapendo che dal mese di luglio erano state chieste risposte rispetto allo stato d’agitazione ed erano state avviate le procedure della contrattazione del fondo di produttività del personale per l’anno 2020”.

“Il peggioramento delle condizioni del personale dell’Ente è ulteriormente incrementato dai ritardi anche in merito al riconoscimento del premio 2019 che rischia, per la lentezza dei procedimenti valutativi della Dirigenza, di essere riconosciuto tardivamente – proseguono i sindacati – In questi giorni è pervenuta anche una sollecitazione da parte della stessa Prefettura rispetto agli impegni assunti dall’Amministrazione”.

Minacciosa la conclusione: “Le lavoratrici e i lavoratori non possono ulteriormente tollerare questo atteggiamento che non permette alle OO. SS. di proseguire un dialogo proficuo. Il sistema di relazioni sindacali come gestito negli ultimi mesi evidenzia da parte dell’Amministrazione l’indisponibilità all’accoglimento delle legittime istanze dei lavoratori e la reticenza nell’attivazione degli istituti contrattuali del confronto e della contrattazione. Cgil, Cisl, UIL e la RSU sono pronte alla mobilitazione, per rivendicare nei confronti dell’Amministrazione Comunale più corrette relazioni sindacali”.

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Un commento

  1. Perché i Sindacati non mettono in mora l’Amministrazione e le chiedono il pagamento anche dei relativi interessi? Pagare interessi moratori a quasi 1000 dipendenti costituirebbe un danno erariale non indifferente e qualche responsabile a cui imputare tale danno dovrà pur esserci.

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