Milleseicento giorni e spiccioli: per quanto incredibile, da tanto tempo il Tempio Voltiano di Como – indiscusso simbolo di Como dedicato al genio di Alessandro Volta – è parzialmente inagibile. Quando si verificò il distacco di intonaco dal soffitto del primo piano, la giunta di centrosinistra guidata da Mario Lucini era in carica da 2 anni. Oggi governa il centrodestra da 18 mesi. Ma niente o quasi è cambiato nonostante impegni, annunci e promesse. Ripercorriamo alcune tappe salienti di una girandola di nulla lunga 4 anni e mezzo sperando possa contribuire a smuovere una situazione ormai incresciosa.
3 luglio 2014 Si staccano circa 2 metri quadrati dell’intonaco del soffitto del Tempio Voltiano: chiuso il primo piano, vietato l’accesso al pubblico nella zona in cui si è verificato il danno al soffitto.
8 luglio 2014 L’allora assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, promette: “Riaprire l’intera struttura nel più breve tempo possibile è un obiettivo prioritario. Il Tempio Voltiano è il museo più visitato della città, non possiamo pensare di lasciarlo in questa condizione”.
6 agosto 2014 “Ci sarà bisogno dei migliori esperti e delle migliori innovazioni tecnologiche. La volontà è riaprire quanto prima al pubblico tutto il piano. Il Tempio Voltiano è uno dei monumenti simbolo della nostra città”. Daniela Gerosa, ex assessore ai Lavori pubblici.
6 aprile 2015 “Puntiamo a una riapertura completa per i mesi estivi, compatibilmente con gli interventi che saranno necessari”. Luigi Cavadini, ex assessore ai Lavori pubblici.
19 giugno 2015 “E’ emersa la necessità di un intervento di consolidamento sulla copertura e sugli intonaci. Servirà adesso lo stanziamento in bilancio e poi potranno partire i lavori, che dovrebbero durare 3 settimane”, Luigi Cavadini.
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10 agosto 2015 Parte il cantiere. “Durerà circa un mese – recitava la nota del Comune – Prevista una messa in sicurezza dei luoghi mediante operazioni provvisorie che permettano di rendere accessibili gli spazi e al contempo di monitorare lo stato di conservazione delle superfici in vista dei futuri interventi”.
19 settembre 2015 Nonostante tutto, il Tempio Voltiano viene incluso nel dossier per la candidatura a “Como capitale italiana della cultura”.
6 marzo 2017 Nuove infiltrazioni sia al livello dell’ingresso sia nella zona dei servizi igienici.
10 giugno 2017 Parte del Tempio viene transennata, l’intervento tampone del 2016 rivela problemi di tenuta dei materiali anche al piano terra. L’assessore Daniela Gerosa dichiara: “Se da un lato le notizie non sono buone dall’altro finalmente la situazione si è chiarita. Dovremo intervenire in modo complessivo, non si può più aspettare”.
23 novembre 2017 A giugno la giunta Landriscina ha preso il posto dei predecessori dopo la vittoria elettorali. Viene annunciato uno stanziamento a bilancio per il Tempio di 95mila euro. “Si farà subito la gara per l’affidamento della progettazione e della direzione lavori – spiega il nuovo assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella – Ho chiesto di procedere con la massima velocità in modo che i lavori possano essere appaltati entro l’estate prossima”. L’intervento di rifacimento del’intonaco e messa in sicurezza di alcuni elementi decorativi, deve però essere progettato.
28 luglio 2018 Dell’appalto non si vede traccia. “È stato individuato il tecnico – dichiara ancora l’assessore Bella – che si deve occupare di progetto, direzione lavori e sicurezza. Il progetto sarà pronto a fine settembre 2018; poi attenderemo il parere della Soprintendenza e affideremo i lavori entro fine ottobre”.
14 dicembre 2018 Nulla è successo. Il Tempio Voltiano è ancora dimezzato, il progetto di restauro non è pronto, della gara d’appalto nemmeno l’ombra.
Il pezzo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.