E’ stata approvata lo scorso 6 aprile dalla Commissione regionale incaricata la relazione istruttoria sulla concessione dell’autorizzazione ad Acsm Agam per realizzare la terza linea del termovalorizzatore. Con un corposo documento inviato da Milano a tutti i soggetti interessati, Comune di Como in primis ma anche al ministero dello Sviluppo Economico, adesso dunque, oltre a tenere in considerazione quanto prodotto sia dalla Commissione speciale del Comune, oltre ovviamente alle indicazioni di Acsm Agam (già acquisite da tempo) ma anche le varie istanze sorte dal territorio come, ad esempio, la volontà di opporsi all’opera dei comuni di Grandate e Cansate con Bernate, vengono richieste altre specifiche ad Acsm Agam.
La premessa, pur avendo recepito tutte le indicazioni è chiara. “Il procedimento amministrativo in questione non prevede una specifica fase di consultazione del pubblico interesse (pur ovviamente essendo stata raccolta e analizzata tutta la documentazione sorta nel tempo)”. Dunque adesso la palla è tornata ufficialmente nelle mani di Regione Lombardia che richiede indicazioni suppletive ad Acsm Agam da inserire nello Studio di Impatto ambientale.
Tutti gli argomenti sono stati affrontati. Ecco alcuni stralci. “Rispetto al livello di progettazione attuale, vanno presentati i flussi di massa attesi per tutti gli inquinanti emessi in atmosfera in relazione alle concentrazioni limite previste, anche con riferimento a micro inquinanti e composti metallici”. Attenzione poi massima alla gestione dei rifiuti e delle acque. Sul fronte “atmosfera” si richiede di considerare gli “effetti dell’orografia complessiva dell’area, utilizzando dati metereologici complessiva della zona”. Questo per capire come potrebbero muoversi in atmosfera le emissioni. Focus poi sulle conseguenze della mobilità derivanti dal nuovo impianto che andranno approfonditi. E anche sulle zone limitrofe ecco cosa viene specificato. “Stante la presenza nelle vicinanze della Palude di Albate, si evidenzia che dovrà essere implementato lo specifico progetto di compensazione ambientale, in accordo con amministrazioni e enti interessati”.
2 Commenti
NON si fa una cosa del genere a pochi passi da zone densamente abitate ed a solo scopo di lucro delle aziende proponenti.
Si fa cosí. Punto e basta. Siamo seri e responsabili.