Non solo Fridays For Future e gruppi comunali. A spingere perché il Comune di Como dichiari l’emergenza climatica e istituisca una Consulta comunale sull’Ambiente c’è anche Como Per Il Clima, rete di associazioni e singoli cittadini presentata pubblicamente lo scorso settembre a L’Isola che c’è.
Civitas, Pd e Svolta Civica (dopo il no ai Fridays For Future): “Si proclami l’emergenza clima”
Il movimento ha scritto una lettera pubblica indirizzata al sindaco, Mario Landriscina, la riportiamo integralmente:
Un gruppo di associazioni, gruppi informali e singoli cittadini ha dato vita alla rete provinciale COMO PER IL CLIMA, presentata ufficialmente il 15 settembre us. con un incontro pubblico nell’ambito dell’iniziativa L’Isola che c’è, a Villa Guardia.
La Rete ha l’obiettivo di promuovere una sempre maggiore consapevolezza in merito all’emergenza ambientale, in atto sia su scala globale che locale; tutelare il territorio e le specie che lo abitano; fare in modo che i decisori pubblici agiscano su questo fronte con crescenti impegno e coerenza.
Nella convinzione che la tutela dell’ambiente e la lotta contro i cambiamenti climatici sono attività che coinvolgono l’agire politico e non solo istituzionale, gli aderenti alla rete Como per il clima ritengono che il Comune di Como – che è anche capoluogo provinciale – non possa limitarsi all’introduzione di norme correttive e sanzionatorie, ma debba farsi promotore di azioni che possano aumentare la consapevolezza della cittadinanza e diffondere abitudini e comportamenti virtuosi.
I firmatari sottoelencati, componenti della Rete Como per il Clima, La invitano a fare la sua parte come sindaco della città di Como e le chiedono di:
1. Dichiarare lo stato di emergenza climatica già introdotta dal Parlamento europeo e – in provincia di Como – dai Comuni di Limido comasco, Bregnano e Casnate con Bernate. A supporto di tale richiesta, già formulata dal movimento Fridays For Future di Como, sottolineiamo che autorevoli scienziati e organizzazioni a livello mondiale hanno analizzato cause ed effetti dei cambiamenti climatici. Citiamo per tutti l’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, a cui contribuiscono, a titolo volontario, scienziati di tutto il mondo. Il rapporto e’ disponibile QUI.
Ricordiamo, inoltre, gli impegni assunti alla conferenza sul clima di Parigi (COP21) del dicembre 2015, nella quale 195 paesi hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale per limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2ºC.
Concludiamo evidenziando che Regione Lombardia ha elaborato la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC), che traccia le linee di indirizzo per adattarsi agli impatti del cambiamento climatico nel nostro territorio. E nel dicembre 2016 ha approvato il “Documento di Azione Regionale sull’Adattamento al Cambiamento Climatico della Lombardia”, nel quale si legge, nel paragrafo 1, che «I trend attuali e gli scenari climatici per la Lombardia, […] suggeriscono l’aumento della temperatura media, variazioni negli andamenti stagionali delle precipitazioni, l’aumento in frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi (come ondate di calore, siccità prolungate ed episodi di intense precipitazioni) che possono avere come conseguenza scarsità idrica, fenomeni alluvionali, dissesto idro-geologico, diminuzioni della nevosità e modifiche profonde nelle dinamiche del permafrost e della criosfera».
2. Istituire una consulta comunale per l’Ambiente, ai sensi degli artt. 2-4-10 dello statuto del Comune di Como.
In particolare, ai sensi dell’art. 10, «Il Comune riconosce e valorizza le libere forme associative e del volontariato» anche nel settore ambientale, «assicurando ad esse la partecipazione attiva e garantendo l’accesso alle strutture e ai servizi comunali» e istituisce «consulte permanenti nel campo ambientale, turistico e culturale, sportivo, economico e sociale, il cui ruolo è di integrare e arricchire le proposte degli organi del Comune con l’apporto di competenze specifiche».La Consulta per l’ambiente sarà tenuta a svolgere funzioni consultive e di orientamento rispetto all’attività dell’Amministrazione comunale in materia ambientale e contribuire all’informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, stimolando il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche presenti sul territorio nella programmazione ed attuazione delle politiche locali ambientali.
Tra gli ambiti di discussione oggetto dell’attività della consulta ricordiamo:
– tutela e valorizzazione delle risorse naturali
– salvaguardia della biodiversità
– promozione, informazione e educazione ambientale
– mobilità sostenibile
– difesa del territorio e lotta al consumo di suolo
– esposizione all’inquinamento elettromagnetico e al gas radon
– qualità dell’aria
– qualità dell’acqua e risparmio idrico
– inquinamento acustico
– valorizzazione delle fonti alternative e del risparmio energetico
– gestione dei rifiuti
– verde urbano e parchiIn attesa di un Suo riscontro, ci rendiamo disponibili a incontrarLa qualora ravvisasse la necessità di ottenere maggiori ragguagli in merito alle suddette istanze.
4 Commenti
Como aveva a suo tempo aderito ad Agenda2020, che fine ha fatto questo progetto? Senza inventare nulla di nuovo, basterebbe che l’amministrazione comunale frugasse un po’ nei suoi cassetti impolverati….
Grazie, Comozero. La vostra sensibilità sui temi ambientali è evidente, e ci auguriamo che continuiate così. Buon lavoro.
Finalmente un buon articolo sulla crisi climatica. Abbiamo bisogno di giornalismo di qualità. Bravi!
Ho apprezzato l’onesta intellettuale e professionale di Comozero…