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Tesoro di Como, la storica scoperta delle monete d’oro romane rivivrà in ogni fase con 4 video speciali

Non soltanto – il prossimo autunno – l’apertura nell’ex chiesa delle Orfanelle della mostra vera e propria: il tesoro di Como, ossia le ormai celeberrime monete d’oro di epoca romana rinvenute nel cantiere dell’ex cineteatro Cressoni nel 2018, si sveleranno anche attraverso 4 video realizzati ad hoc.

I filmati, per la cui realizzazione il Comune di Como ha impegnato circa 5mila euro, saranno destinati alla divulgazione didattica dei contenuti scientifici legati alla storica scoperta. E in particolare lo studio milanese Terminus Digital Art di Franco Cesare Zanetti che ha ottenuto l’incarico dovrà realizzare:

– un servizio di progettazione e realizzazione di modellazione 3D, animazione e montaggio di un video secondo uno storyboard fornito dalla S.A;

– un servizio di montaggio e post-produzione di tre video, della durata massima di 3-5 minuti ciascuno, da realizzare con materiale fotografico, grafico e filmato esistente, prodotto durante lo scavo e fornito dalla competente Soprintendenza (nello specifico: video descrittivo dell’intervento di scavo archeologico, che mostrerà le fasi dello scavo e la successione degli edifici nel corso del tempo; video descrittivo del microscavo del Tesoro, del restauro e delle analisi effettuate; video descrittivo della lavorazione della pietra ollare).

Il tutto avverrà con il supporto e il coordinamento con l’amministrazione, con la Soprintendenza competente per i contenuti scientifici dei prodotti multimediali da realizzare e la gestione degli aspetti autorizzativi nonché con la Direzione dei Musei Civici, i progettisti in RTP e l’ufficio di Direzione Lavori e la Ditta appaltatrice dei lavori.

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3 Commenti

  1. Ce ne sarà così da fare per “valorizzare” queste monete…
    Il museo di Como è pieno di monete interessanti, ma non se le fila nessuno.
    Il clamore della scoperta di tutte queste monete d’oro è anche legato anche al loro valore economico, al loro impressionante numero (il cosiddetto “tesoro”), alla curiosità sulle misure di sicurezza con cui vengono conservate e un domani esposte: ma solo un esperto o un appassionato, dopo averne viste dieci, non sarebbe già satollo e voglioso di passare ad altro.

    Spero vivamente che tutti coloro aventi voce in capitolo non si lascino un po’ travolgere dall’evento “monete d’oro” ma le sfruttino per rendere funzionale ed accattivante l’esposizione di ciò che già abbiamo di interessante, e che attualmente è un po’… accatastato sia nel museo sia in pinacoteca.

    Non puntate troppo su ‘ste benedette monete, perché va bene la promozione social, ma poi basta un attimo per cadere nel bluff.

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