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Ambiente, Attualità

Tra Como e la Svizzera la disfida delle palme aliene: aiuole di plastica e divieti “perché invasive”

Erba sintetica, fiori profumati e palme. Questo il trio che negli ultimi giorni sta facendo discutere la città. Tra chi si è domandato stupito perchè sei palme siano spuntate in una rotonda in via Cecilio e chi, con disappunto, ha sottolineato la presenza di erba sintetica in aiuole periferiche (sempre in via Cecilio), a dispetto della presenza di fiori colorati solo in centro città.

Ebbene, tornando alle palme che ora svettano a poca distanza dal supermercato Lidl di recente inaugurazione (legate all’avviso pubblico da circa 60mila euro emesso del Comune di Como nel 2023), un’indicazione chiara arriva dal vicino Canton Ticino.

Dove determinate piante alloctone invasive non possono più essere immesse sul mercato svizzero. Nell’ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente (OEDA) si prevede come “dallo scorso primo settembre non è più possibile immettere sul mercato svizzero esemplari di piante molto diffuse nei giardini pubblici e privati, come le palme di Fortune, il lauroceraso, la robinia e numerose altre specie poiché qualificate come “alloctone invasive”. Nel caso del lauroceraso, che in Ticino compone la grande maggioranza delle siepi, più che all’invasività il veto pare legato alla necessità di prodotti fitosanitari che caratterizza questa essenza (ne avevamo parlato qui)”.

Per quel che riguarda “le palme di Fortune, la lentezza della loro crescita non le rende certo paragonabili a specie chiaramente invasive quali, ad esempio, il poligono del Giappone”, nonostante il divieto.

Anche in Svizzera c’è però chi protesta attraverso una mozione dal titolo significativo “Libertà di palma e di lauroceraso”. È quanto chiede una mozione presentata al Consiglio federale dal Consigliere nazionale Lorenzo Quadri che propone di lasciare ai singoli Cantoni la discrezionalità.

 

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