“Quella che vogliamo è una risposta politica da parte del Governatore Fontana”. Questa la richiesta dei comitati dei pendolari indirizzata in Regione Lombardia. Nelle ultime settimane più volte i gruppi di quanti utilizzano i treni quotidianamente avevano segnalato disagi e servizi inefficienti (qui gli approfondimenti) E più volte avevano chiesto un intervento di Attilio Fontana .
“Ci sono stati infatti diversi tentativi di risposta alle lamentele , espressi però da parte di chi non era stato da noi direttamente interpellato, ma non da Lei che guida la nostra Regione e ha la responsabilità politica del suo governo. L’ultimo atto di questa agitazione è stata una e-mail inviata massivamente da Trenord a tutti i suoi clienti, presenti e passati, in cui cerca di difendersi scaricando ogni responsabilità su fatti esterni o su altri Enti o Società, evitando di esprimere, come di consueto, una benché minima autocritica, necessaria premessa di ogni azione di miglioramento”.
Adesso però la domanda è esplicita e ha un solo destinatario, pur ribadendo la disponibilità a un confronto sui punti critici del trasporto. “Nostra intenzione è chiedere a lei nuovamente se il Governo regionale ritenga accettabile l’attuale livello del Servizio ferroviario e soprattutto quale futuro intenda dare al servizio che ha visto dal 2018 un progressivo ridimensionamento, iniziato fin da prima e indipendentemente dalle contingenti vicende del Covid che hanno solo evidenziato la fragilità di un’azienda che anche in tempi ordinari si trovava costantemente in affanno” Si tratta, dunque, di una risposta politica, non tecnica “che spetta al titolare del servizio e non al fornitore e su questo attendiamo fiduciosi riscontro e indicazioni da lei, Presidente della nostra Regione”, si chiude la lettera dei rappresentanti dei viaggiatori e dei Comitati Pendolari.