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Turismo, dura denuncia sul confine: “La Svizzera ci soffia chef e camerieri”

Infermieri e medici che se ne vanno oltreconfine allettati da stipendi decisamente migliori rispetto all’Italia sono ormai una, diciamo così, normalità. Ma ora pare sia in forte aumento la fuga in Ticino e più in generale in tutta la Svizzera degli esperti della ristorazione: giovani formati e diplomati diventati chef, camerieri, gestori di sala, eccetera. Lo ha raccontato il quotidiano di Varese La Prealpina, inquadrando un fenomeno che certamente tocca anche il Comasco dove bar e ristoranti, anche alla luce del boom turistico e della necessità di avere più personale, sono sempre in caccia di nuovi collaboratori (qui l’articolo completo).

Scrive il quotidiano: “A Varese e nei comuni più grandi della provincia si trovano cartelli fuori dai locali ma soprattutto messaggi sui social con richieste di aiuto ai rappresentanti di categoria. Manca il personale. Che va, appunto, oltre frontiera. Gli stipendi non sono paragonabili: da noi un cuoco “medio” prende tra 2.000 e 2500 euro al mese, in Svizzera il doppio, a volte anche il triplo”.

A proposito della carenza di personale La Prealpina ha sentito Giordano Ferrarese presidente provinciale e consigliere nazionale della Fipe (Federazione dei pubblici esercizi) e vicepresidente Confcommercio di Gallarate e Malpensa: “A livello nazionale – ha evidenziato alla giornalista Barbara Zanetti – è ormai cronica la mancanza di personale soprattutto nelle città turistiche. Nel nostro territorio il turismo anche di prossimità inizia da fine aprile con un crescere costante fino ad agosto, poi si stabilizza e rimane più un turismo legato agli eventi territoriali. Abbiamo quindi un turismo con picchi estremi estivi, ma ci stiamo a poco a poco affermando per un flusso turistico anche durante tutto l’anno. Detto questo resta sempre la carenza di personale e molti locali hanno già modificato le loro attività riducendo orari e giornate di apertura, in base alla forza lavoro su cui possono contare”.

PER APPROFONDIRE:

“Nel turismo in Svizzera un tirocinante prende 1800 franchi, le tasse sono al 22%. Como e l’Italia non reggono”

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22 Commenti

  1. Tra 9 anni, alla fine del regime transitorio, questi cuochi pagheranno 50% di tasse in italia, quindi dei 7500€ mensili gli rimarranno solo circa 3750€. Basta solo aspettare qualche anno e il problema è risolto

  2. I datori di lavoro dovrebbero rendersi conto che non è “il filetto” che vendono, o più comunemente il latte, o le pere, o il petrolio o i loro abiti, la vera risorsa dell” “azienda”, ma i collaboratori che ne fanno parte.
    Se il miglior investimento, per la famiglia, e quello fatto nei figli … per una qualsiasi azienda, il migliore dev’essere l’investimento nei collaboratori; nella “risorsa umana”.

    1. Se offrite ad un cuoco paga netta di 5 mila franchi mensili,2 giorni settimana liberi e 8 ore e 40 minuti giornaliero,allora molti resterebbero in italia

  3. Siete puerili, avete aumentato costi in modo spesso indecente, in molti casi avete anche diminuito la qualità di merce e servizi e non avete adeguato gli stipendi alle reali necessità di vita, ma di cosa vi lamentate.

  4. In Italia x ogni 1000 euro che il dipendente prende il datore di lavoro ne spende più di 2000 mentre in Svizzera x ogni 1000 franchi il datore di lavoro ne spende 1340 circa ma in Svizzera non ci sono pensioni d oro redditi di cittadinanza baby pensioni pensioni sociali ecc ecc se ogni lavoratore in italia deve mantenere un parassita fa bene a scappare in svizzera

  5. Lavoro in Svizzera da 18 anni… cari imprenditori italiani ma come fate a lamentarvi che i lavoratori vanno in Svizzera? Solo voi mirate al guadagno? Ho 4 figli, quando lavoravo in Italia facevo 3 lavori e non bastava… ora 1.. non sono ricco ma riesco a non far mancare nulla alla famiglia.. grazie Svizzera

    1. provi a vivere in Svizzera oltre che lavorarci.. di sicuro non farà la vita che fa in Italia. iniziate a pagare la sanità o a scegliere una cassa malati in svizzera.. però bello lamentarsi.. e mi vergogno dei rappresentanti PD che vi sostengono e di me per avergli dato fiducia.

  6. Chef e camerieri non fanno male a lavorare in Svizzera, così da evitare uno sfruttamento sottopagato in Italia.
    Però la cose vanno dette tutte: quanti di questi frontalieri potrebbero vivere i Svizzera con tali stipendi?
    Eviterei di continuare a dire che oltreconfine “strapaghino”, è che lo stipendio diviene alto perché speso in Italia.

  7. Non è vero che la Svizzera ruba gli operai e l Italia che non sa trattenerli basta pagare metterli in regola e non sfruttarli come schiavi io me ne sono andato in Svizzera x lo stipendio e non essere sfruttato poter fare una vita decente questo che in Italia non succede

    1. Finiamola di parlare sempre della Svizzera,sembra la terra promessa x tutti gli Italiani,inutile prendere 5000 franchi al mese,se poi ne devi pagare 1700 di affitto 500 la sanità, parcheggio sotto casa,luce,assicurazione obbligatoria x la casa,gas,acqua,l’aria che respiri,in più devi fare la spesa, e devo dire che i prezzi sono tre volte quelli dell’Italia,a fine mese non so quanti franchi vi rimangono in tasca,mi fermo qui altrimenti.

  8. In Svizzera nessuno lavora in nero, gli orari sono quelli del contratto e si prende il doppio quindi perché restare in itaGLIA a farsi schiavizzare da PADRONI MILIONARI CHE PIANGONO SEMPRE MA CHISSÀ COME POI HANNO SEMPRE UN TENORE DI VITA DA REGINA ELISABETTA. I PADRONI DEVONO CAPIRE CHE I LORO DIPENDENTI SONO UN TESORO PREZIOSISSIMO CHE VA CONSERVATO E STRAPAGATO!!!

    1. Tutta la ristorazione a Como, che piange miseria con la Ferrari, potrebbe quantomeno avere la decenza di rimanere zitta, secondo me fanno più soldi di quelli che fanno le controparti svizzere.
      Scaricano sempre i propri problemi sullo stato, quando sanno che nessuno vorrebbe andare in Svizzera, rimanete soli a piangere sulla Ferrari poi capirete.

  9. Ripassino delle regole di mercato (versione for dummies):

    Quando la domanda supera l’offerta il livello di equilibrio dei prezzi si spista verso un livello più elevato.
    Nel mercato del lavoro la domanda è quella dei datori di lavoro, l’offerta è quella dei lavoratori e il livello di prezzo è… [suspense]… la combo salario+benefit!

    Per la cronaca no i CCNL non fissano le remunerazioni ma solo il livello minimo e no, ancora, se non siete in grado di pagare chiudete e lasciate il posto a chi sappia fare impresa e possa pagare i fattori produttivi (processo di distruzione creativa), i dipendenti non lavorano per fare un piacere o per far guadagnare il datore di lavoro ma per guadagnare per sé stessi.

  10. I soliti piangina. Il problema è arcinoto. Offrite contratti attraenti e le persone arriveranno.
    Il “valore” generato dalle attività ricettive e turistiche deve essere ridistribuito sul territorio, non possono beneficiarne sempre e solo i soliti noti.

  11. che solva, volete il libro mercato? e allora vale anche per i lavoratori, vanno dove vogliono, nessuno soffia nulla, vi piace il liberismo a vs uso e consumo , ma per gli altri vi piacerebbe il dirigismo di stampo sovietico..

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