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Turismo di massa sul lago, la scelta di Braies: “Accesso solo su prenotazione, stop posti letto”

Il tema del turismo di massa tiene banco a Como come in tutta Italia, ormai.

Nei giorni scorsi, proprio qui, si era sviluppato un dibattito intensissimo e a più voci, a partire dall’orma celebre presa di posizione forte del consigliere comunale di Svolta Civica, Vittorio Nessi, del maggio 2021 (per interventi, opinioni, contributi, foto e video: redazionecomozero@gmail.com)

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Ha avuto un’eco nazionale, poi, il provvedimento in arrivo a Venezia.

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Ora ecco un altro esempio, questa volta proveniente dal lago di Braies, perla delle Dolomiti divenuta ancora più celebre dopo la fiction “A un passo dal cielo”, per cui il sindaco ha preso un’importante decisione: presto l’accesso al lago sarà disponibile solo su prenotazione, per le auto private.
Una scelta maturata anche a seguito dell’afflusso eccessivo dei turisti con un impatto per l’ambiente naturale a volte persino sconsiderato.

Il sindaco di Braies, dunque, in accordo con l’assessorato provinciale al Turismo, ha deciso che il lago di Braies sarà accessibile solamente su prenotazione per i veicoli privati.

Da luglio a settembre, dalle ore 9:30 alle ore 16:00, l’accesso alla valle di Braies sarà possibile solo a piedi, in bici, con mezzi pubblici o con una prenotazione di parcheggio. Sarà quindi ancora possibile raggiungere il lago con la propria auto, ma a condizione di aver prenotato un posto. Una sorta di numero chiuso, ma solo per chi vuole accedere con mezzi privati, insomma.

L’iniziativa punta a diminuire ancora il traffico in una delle località più affascinanti dell’intera regione. Il lago di Braies, infatti, è una piccola oasi naturale, circondata da imponenti montagne e immersa in una ricca vegetazione. Preservare il suo ambiente è fondamentale, ma è importante anche valorizzare la sua bellezza e accogliere un turismo maggiormente sostenibile. D’altronde, i numeri parlano chiaro: sono tantissimi coloro che, ogni anno, raggiungono questo splendido paradiso terrestre. Spesso, però, solamente per qualche selfie.

In epoca pre-pandemia, dati 2018, il lago è stato letteralmente preso d’assalto durante il periodo estivo. La stagione ha visto un numero di turisti pari a ben 1.215.540, con una media di oltre 12.500 persone al giorno, durante il mese di agosto. Il rischio è che questo fenomeno turbi il delicato equilibrio ambientale del lago e delle sue splendide montagne. Per questo motivo, arriva un’altra importante decisione: la giunta provinciale ha imposto uno stop all’aumento dei posti letto. Come annunciato da Schuler, non si potranno più superare i pernottamenti registrati nel 2019.

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5 Commenti

  1. quindi Como cme Braies?se per questa localita’ la scelta di ridurre le auto e’ del tutto logica(si fa da anni al Monte Generoso o,piu’ modestamente,all’eremo S.Salvatore sopra Erba)per una citta’ che sta scoprendo,con enorme ritardo,il suo potenziale turistico sarebbe una corbelleria clamorosa:il turismo d’elite ha un impatto,economico,occupazionale,imprenditoriale,importante ma limitato.e’ piu’ logico,come si fa da sempre in Francia,diversificare l’offerta,migliorando qualita’ e quantita’ dei servizi e delle strutture,per accogliere il turista della domenica(che non piacera’ a Nessi e soci,ma qualcosa spende:e tante piccole somme fanno grosse cifre),quello che si ferma qualche giorno-e non e’ necessariamente altospendente-chi si trattiene di piu’..o continuiamo a tirarcela,con la puzza sotto il naso di un benessere-di pochi,sempre meno-che sta esaurendosi?

  2. Conosco il luogo, è molto facile operare nel modo ipotizzato, ha una sola strada d’accesso. Loro hanno avuto uno sviluppo turistico impressionante solo per un telefilm. Avevano investito qualche milione, adesso ne stanno pagando le conseguenze, ma avevano già recuperato tutto con l’indotto. Infatti la location è stata spostata su altri laghi della provincia di Belluno, Prima Misurina, poi Mosigo. Almeno con Misurina hanno corretto l’errore che da Braies non si vedono le Tre Cime. Ricordiamoci che d’estate i passi Pordoi, Gardena, Sella sono chiusi al traffico auto in orario diurno, questo da qualche anno.

  3. Pensiamo a migliorare la qualità e la quantità dei servizi destinati al turismo e non limitiamo gli accessi….trovo questa ultima soluzione anticulturale e direi anche antidemocratica.

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