Mentre si avvicinano la possibile fine del lockdown in Lombardia e la riapertura per le attività commerciali, continuano le riflessioni sul futuro del turismo per il territorio comasco.
Una visione ottimistica sulla ripartenza degli alberghi lariani arriva da Samuel Porreca, direttore del Mandarin Oriental Lago di Como di Blevio, ospite a ComoZero VideoTalk.
“Stiamo vivendo uno scenario che nessuno si aspettava – spiega Porreca – avevamo programmato l’apertura dell’hotel per il 18 marzo ma non siamo mai pariti. Siamo legati ad altri mercati, abbiamo una clientela che arriva da tutto il mondo e quindi il turismo sul lago dipenderà anche dalla situazione in America, Asia, Australia”.
Evidenziando la necessità di trovare misure che nei prossimi mesi diano sicurezza e tranquillità ai propri ospiti, il direttore del 5 stelle di Blevio sottolinea la voglia di ripartire.
“Nel nostro hotel siamo in grado di garantire ampi spazi esterni e di far sì che si mantenga la distanza tra gli ospiti, lo facevamo già per dare loro una sensazione di rilassamento prima dell’emergenza – così Porreca – credo che non intaccheremo il comfort della nostra clientela di lusso”.
“Per quanto riguarda la sicurezza – continua Porreca – già prima della chiusura applicavamo regole all’ingresso per clienti e colleghi: rilevazione della temperatura, necessità di indossare le mascherine, distributori di igienizzante per le mani in tutto il resort. Abbiamo seguito il modello degli altri nostri hotel in Asia e America, eravamo già preparati”.
Parlando di prenotazioni, il direttore del Mandarin Oriental Lago di Como afferma: “Abbiamo avuto tante cancellazioni per i mesi di marzo, aprile e maggio. Abbiamo cercato di applicare una maggiore flessibilità sulle cancellazioni, molti ospiti hanno reagito in maniera ottimista e posticipato il loro arrivo sul lago più avanti nella stagione. Inoltre, con molto stupore e piacere abbiamo anche ricevuto prenotazioni: la gente è a casa ma ha voglia di viaggiare”.
“Sarà una ripresa lunga, all’inizio punteremo sul mercato locale – conclude il direttore del Mandarin – ma arriveranno tempi migliori. Abbiamo dimostrato di saperci adattare a una situazione che non ci saremmo mai aspettati, sono sicuro che potremo farlo anche nei prossimi mesi”.