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Turista braccino corto: “Case vacanza richieste a prezzi ridicoli”. Parlano gli hospitality manager

Ufficialmente entrati nella stagione autunnale, è tempo di bilanci per uno dei settori più colpiti dalla crisi negli scorsi mesi. Partendo dalle case vacanza in città, dove l’offerta è davvero amplissima, fino ad arrivare sul lago che quest’estate è stato meta privilegiata per chi voleva rintanarsi in luoghi appartati, lontani dal caos cittadino e considerati più sicuri dai viaggiatori.

A fronte di una stagione turistica atipica e complicata, sono emerse nuove tendenze che hanno segnato questi pochi mesi di vacanza sul Lago di Como. A partire dal ribasso, spesso obbligato, dei prezzi delle proprietà fino a molte promozioni applicate a seconda delle strutture e della domanda.

Ma, aspetto forse più preoccupante per gli operatori del settore, molti turisti per la prima volta hanno richiesto importanti sconti che di fatto avrebbero svalutato gli appartamenti della città e le ville sul lago. Ce lo testimoniano alcuni hospitality manager del territorio comasco.

Rosa Santini

Primo aspetto rilevante che mostra un cambio di tendenza è la conversione di due proprietà (su quattro che gestiva a Como città) ad affitti a lungo termine. Rosa conferma poi l’abbassamento delle tariffe, senza però aver svenduto le proprietà.

“Ho ridotto i prezzi di circa il 10% nel mese di giugno ma penso che non si debbano svalutare le case, il guadagno sarebbe ridicolo – spiega – Quando però la gente ha ricominciato ad arrivare, da metà luglio, ho rialzato i prezzi aumentando i costi di pulizia”. Di comune accordo con altri hostelers del territorio, Rosa ha sempre invitato a non abbassare troppo i prezzi in questi mesi.

Nonostante ciò, racconta di come molti turisti abbiano chiesto sconti importanti sulle proprietà. “Pensavano che svendessimo le proprietà a causa della crisi – afferma – Gli italiani volevano affittare una villa con piscina per la famiglia, almeno per una settimana, a prezzi stracciati. Ma non abbiamo mai concesso tariffe così basse”.

Eva Naldi – Holiday Solutions

“Abbiamo dovuto abbassare un po’ i prezzi, anche fino al 30% e in un caso siamo scesi del 50% ma per un affitto molto lungo”. Così Eva commenta l’andamento della stagione estiva per le sue proprietà.

“All’inizio volevamo mantenere le tariffe dello scorso anno, poi però abbiamo scelto di ‘giocare’ con sconti anche importanti a seconda dei giorni e delle settimane – continua – Abbiamo sperimentato, insomma, ma mai svendendo le case né a Como né sul lago”.

Eva, in particolare, ha cercato di invogliare il turista a soggiornare per periodi più lunghi applicando maggiori sconti rispetto agli scorsi anni. “L’offerta in città è tanta, il turismo quest’anno un po’ povero e quindi ci siamo dovuti adeguare al mercato” spiega.

Nonostante il periodo nero per il settore, non nasconde che le richieste sono comunque state tante e che continuano ad arrivare prenotazioni. “La tendenza che stiamo vedendo è quella delle prenotazioni last minute, quindi valutiamo sconti od offerte ma dipende dalle strutture – conclude – Comunque, stiamo cercando di non abbassare troppo le tariffe”.

Paola Varano e Gloria Rumi – Hosting Como

Anche loro confermano la stessa scelta, per certi versi obbligata, di abbassare le tariffe degli affitti anche se solamente del 10%. “Non volevamo svendere le nostre case o il nostro lavoro – spiegano – Abbiamo applicato alcuni sconti e offerte, in particolare per le proprietà in centro Como, ma senza mai andare in perdita”.

Impressionanti, nel loro caso, le richieste di alcuni clienti all’inizio della stagione. “I turisti ci chiedevano sconti ridicoli, anche fino al 70%, ma abbiamo sempre declinato” affermano.

“Ora abbiamo molte prenotazioni last minute, il calendario varia in modo significativo anche da un giorno all’altro – concludono – Non stiamo applicando sconti al momento, tutte le strutture sono a prezzo pieno”.

Daniela Maviglia – My Home in Como

“A inizio estate ci si poteva muovere poco e quindi dovevamo invitare la clientela su Como, meno appetibile perché poco percepita come località di vacanza”. Così Daniela spiega le ragioni dell’abbassamento dei prezzi per alcune delle proprietà che gestisce in città, anche fino al 40%.

“Le tariffe sono poi risalite a luglio e ad agosto, in cui abbiamo notato una fortissima ripresa con un’occupazione quasi totale – continua – un ottimo risultato viste le premesse, sia in città che sul lago”.

E per quanto riguarda la tipologia di clientela? “Di solito siamo molto amati da svizzeri e tedeschi, anche per una questione di continuità geografica – afferma – Quest’anno, invece, ci sono stati tantissimi turisti da Francia e Belgio che di solito frequentano molto la Spagna ma in questi mesi hanno preferito l’Italia”.

Anche Daniela conferma di aver ricevuto molte richieste per periodi di soggiorno lunghi, incoraggiando lei stessa questa tendenza. “Abbiamo scelto di applicare uno sconto del 10-15% sulla tariffa giornaliera per soggiorni di almeno una settimana – conclude – proponendo anche esperienze all’aria aperta per invogliare i clienti, così si apprezza molto di più il territorio”.

Simone Majeli – Rent All Como

Anche Simone parla di una Como in difficoltà, a livello turistico, e che quindi si è dovuta adattare alla minore domanda di quest’estate.

“Il centro di Como è partito più tardi rispetto al lago, verso la metà di agosto – spiega – La domanda era molto debole sulla destinazione, abbiamo notato un meno 50%, ma ritoccando le tariffe del 15-20% l’occupazione è stata gestita bene. In un paio di casi siamo scesi del 40%-50%”.

In controtendenza rispetto ai suoi colleghi, Simone parla di un aumento significativo dei prezzi per le ville sul lago nei mesi di punta. “Da luglio i prezzi delle proprietà sono stati addirittura superiori rispetto agli anni scorsi, anche del 50% – afferma – però per meno giorni. Il prodotto villa, in generale, è stato venduto molto di più”.

Per i prossimi mesi, la prospettiva è invece molto diversa. “Per quanto riguarda la stagione autunnale, stiamo vedendo che il mercato europeo non è messo benissimo e quindi c’è molta debolezza sulla domanda – conclude – Invece, stiamo già lavorando sul prossimo anno. Da aprile 2021 c’è una domanda molto alta”.

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2 Commenti

  1. I prezzi delle case vacanza e dei B&B a Como sono esagerati: qualche tempo fa ho provato a confrontarli con quelli di strutture analoghe di altre città e sono fra i più alti.
    Perchè mai qualcuno dovrebbe scegliere di alloggiare a Como quando, spendendo di meno, può stare a Milano? Al massimo verrà qui a fare due passi, poi se ne torna a dormire da un’altra parte.
    Anche perchè, a fronte di prezzi alti, i servizi offerti sono praticamente nulli.

  2. Con quello che costano le case vacanze e con quello che costano i ristoranti i turisti fanno bene a scappare e non tirate in ballo la storia delle tasse e via dicendo…

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