Chiusa la stagione delle feste, per Como Città dei Balocchi è tempo di bilanci e, a giudicare dai dati ufficiali presentati oggi, i numeri sono quelli di un successo in piena regola.Visite 2018: un record assoluto
A cominciare dalle presenze, la kermesse natalizia ha totalizzato 2 milioni e 300mila ingressi in Piazza Cavour e 500mila accessi in Piazza San Fedele. “Le persone aspettano tutto l’anno per tornare alla nuova edizione di Como Città dei Balocchi. Siamo al 25% in più dei passaggi in più rispetto al 2017″, ha spiegato il patron dell’iniziativa, Daniele Brunati.Il picco assoluto di presenze si è verificato attorno al weekend dell’Immacolata, l’8 dicembre scorso, gestito, ha ricordato Brunati, grazie al lavoro di rete tra prefetto, questore, forze dell’ordine, Comune, privati e organizzatori per evitare un sovraffollamento delle aree sensibili di Como: “abbiamo fatto un egregio lavoro per decongestionare Piazza Duomo, ad esempio”.
Oltre ai sensori elettronici per la rilevazione delle presenze, un sensore ottico a intelligenza artificiale ha anche registrato l’umore dei visitatori. “Analizzando le espressioni facciali attorno alle attività commerciali, l’89% dei visitatori ha mostrato un sentimento positivo di sorpresa e gioia” ha spiegato Brunati.
Altro dato è la scalata di Como nella classifica delle destinazioni per il capodanno 2018, come decretato da Fox Life, che ha messo la città in cima alla lista delle destinazioni ideali per la notte di San Silvestro.
“Ovviamente sono dati tecnici che ci permettono di parlare – ha detto Brunati – di un evento storico che non dobbiamo permetterci il lusso di perdere o di farci copiare”.
Landriscina: “Difendiamo la città e chi ci mette la faccia”
Il Sindaco di Como, Mario Landriscina, ha ringraziato tutti gli attori impegnati nella manifestazione, tra pubblica amministrazione, privati e forze dell’ordine: “Abbiamo provato tante cose mai viste come la collaborazione tra Polizia Locale e Polizia Stradale. Sono sinergie che verranno riproposte per il giro d’Italia. Si sta delineando qualcosa di estremamente importante che ci ha permesso di tagliare traguardi in fatto di lavoro, destagionalizzazione turistica e turismo sostenibile. La città deve andare avanti in questa direzione”.
In reazione ad alcune critiche mosse da stampa e politica alla Città dei Balocchi, Landriscina si è detto totalmente tranquillo: “Io voglio andare avanti su una strada che indubbiamente potrebbe creare problemi. Ma preferiamo avere problemi o rimanere fermi? – ha spiegato il primo cittadino – voglio capire chi critica perchè critica. La Città dei Balocchi non piace o è semplice volontà di andare contro? Non ci fa bene continuare a scontrarci. Difendiamo la città e il lavoro di chi ci mette, faccia, testa e cuore”.Il Sindaco ha poi chiosato, promettendo un più ampio coinvolgimento delle zone della città che si sono sentite escluse dalla kermesse:“Alcune aree hanno dimostrato dell’insoddisfazione nel non essere parte dell’evento. Le coinvolgeremo e andremo oltre”. Sempre in reazione alle critiche, Daniele Brunati ha avvertito di “non diventare come Scrooge del canto di Natale. Cosa c’è di meglio di vedere un bambino felice che guarda il Broletto animato?”
Como, meta del Natale per eccellenza, e un indotto milionario
I dati ufficiali di Como Città dei Balocchi indicano per l’edizione 2018 un indotto, calcolato sulla base dei dati Codacons, compreso in una fascia tra i 20 e 25 milioni di euro. Roberto Cassani – presidente del Consorzio Como Turistica e manager dell’Hotel Metropole Suisse – ha fornito la propria prospettiva sullo stato del settore dell’accoglienza durante le settimane della manifestazione: “L’evento di quest’anno ha riscontrato un grande successo. Si sta avverando la tanto auspicata destagionalizzazione, con interessanti sviluppi futuri. C’è l’apprezzamento, c’è la visibilità. Penso al futuro. Penso alla crescita, gestendo al meglio gli effetti collaterali, Como può diventare la meta natalizia per eccellenza in Italia”.
Brunati ha poi tenuto a specificare quanto la kermesse abbia giovato alla città, non solo dal punto di vista commerciale: “Abbiamo assunto a tempo determinato giovani e disoccupati per i 44 giorni della manifestazione. A tempo determinato. La gente crede nella Città dei Balocchi, ci crede il Comune e i 200 sponsor che ci hanno sostenuto negli anni, ci credono anche le società di trasporto, ci credono le associazioni di volontariato e la stragrande maggioranza dei commercianti”.Mobilità e traffico: i dati su trasporto pubblico e parcheggi
Centrale nel dibattito critico sulla manifestazione è stata la mobilità stradale. L’ingegnere Loris Molteni dell’Ufficio Mobilità e Trasporti del Comune di Como ha fornito i dati relativi all’utilizzo dei trasporti pubblici, nei weekend di dicembre.
“L’autosilo Valmulini è stato riempito nel weekend dell’Immacolata, cosa che non succedeva da anni. In totale sono state contate circa 3.500 auto durante con una media di 240 auto al giorno, rispetto alle 800 totali della scorsa edizione – ha spiegato Molteni – La navetta verso la città ha trasportato 14mila persone in entrambe le direzioni, contro i 1200 passeggeri dell’anno scorso sui mezzi pubblici. Navigazione Lago di Como ha staccato 5.600 biglietti. Trenord riferisce di 215mila biglietti venduti da Como o verso Como: il triplo rispetto a un weekend normale di novembre”.
2 Commenti
Bene. Una città sotto assedio (turismo sostenibile????). Ma se sono contenti i commercianti del centro….
Si però se facciamo dire all’oste se il vino era buono…