110 posti auto di proprietà del Comune dimenticati, o comunque non adeguatamente sfruttati, in una città continuamente alle prese con l’incubo parcheggi e con l’annuale lotteria dei sorteggi dei posti per i residenti, suonano decisamente come una beffa, eppure è la realtà.
Difficile quantificare con certezza gli stalli caduti nell’oblio (il censimento è ancora in corso), ma pare punteggino un po’ tutta la città.
Si va dai 50 posti auto a raso davanti all’Iperal di Monte Olimpino, che potrebbero essere un ottimo parcheggio di interscambio per chi deve venire in città e invece aspettano da due anni di capire la loro sorte.
E poi si passa ai 30 posti auto costruiti nel 2002 a Sagnino sotto i condomini e la piazza che hanno preso il posto dell’ex Rivarossi. Qui, complice il fallimento della società che li ha costruiti, da vent’anni (vent’anni) manca la convenzione che permetta al Comune di entrarne in pieno possesso e se ne stanno lì buoni buoni in fondo a una rampa dietro a una saracinesca, e amen.
E poi c’è lei, la “Bella Addormentata” per eccellenza. Quella che non è tilizzata neppure gratuitamente (vedi Iperal) e non ha nemmeno la “scusa” del fallimento o dell’essere in periferia, dove i posti auto sono forse meno preziosi (vedi Rivarossi). A pochi passi da centro, infatti, da oltre vent’anni aspetta che qualcuno si ricordi di lui un intero piano di un parcheggio sotterraneo in via dei Mille, proprio di fronte all’asilo Sant’Elia, una zona a ridosso del centro affamata di posti auto per i residenti e non.
Trenta posti auto chiusi da una catenella, ognuno contrassegnato da un cartello surreale che recita “Divieto di sosta anche di notte” e deserti da sempre (salvo un’unica auto, misteriosamente parcheggiata lì), da quando il palazzo è stato costruito, con buona pace di chi là sopra si danna a cercare parcheggio e anche delle casse comunali.
Ma come si fa a dimenticarsi per decenni di avere trenta posti auto?
Dopo un rimpallo tra Patrimonio, Urbanistica e Mobilità, a chiarire il mistero – o almeno a provarci – è proprio il dirigente del settore Mobilità e Edilizia privata Giuseppe Ruffo: “Ai tempi della costruzione dell’edificio, la convenzione urbanistica del piano di recupero prevedeva la cessione di questi posti auto e del giardino soprastante al Comune, ma in tutti questi anni l’acquisizione non è mai stata formalizzata”.
Molto bene. E così questi spazi, piccolo giardino compreso, sono rimasti in una sorta di limbo: non più della società che ha costruito l’edificio ma neppure nelle disponibilità dell’Amministrazione. Vuoti e, peggio ancora, dimenticati.
“Non so cosa sia successo in questi anni – spiega – io sono stato nominato poco più di un anno fa e la situazione era questa. Ora mi sono attivato per riaprire il procedimento che in questo momento è nelle mani di un notaio e, entro qualche settimana, dovrebbe concludersi”.
E poi? “Il primo passo è acquisire questo spazio al Patrimonio, poi valuteremo come gestirlo – dice Ruffo – So che alcuni condomini sono preoccupati per la possibile apertura al pubblico del parcheggio e del giardino ma è presto per fare previsioni”.
L’assessore Marco Butti: “Oblio che dura da anni Ora censimento in corso”
Sull’argomento parcheggi dimenticati abbiamo sentito l’assessore all’Urbanistica Marco Butti: “Siamo a conoscenza di queste realtà e, come settore Urbanistica, stiamo effettuando un censimento di tutte le situazioni relative ai parcheggi che si trascinano da anni – spiega Butti – l’obiettivo è quello di chiuderle tutte nel più breve tempo possibile per poi trasferire i posti auto al settore Patrimonio che valuterà cosa farne”.
Ma come giustificare decenni di abbandono? “Non mi interessa l’oblio di chi mi ha preceduto – è il commento pragmatico dell’assessore – mi interessano solo il presente e il futuro”.
E con sul tavolo cotanta gatta da pelare, come non immaginarlo, allora, nei panni di “Indiana Jones e il parcheggio maledetto” sulla prima pagina di questo numero?
5 Commenti
Dai ci sono ancora 2 anni, il petty ce la può fare
Vi siete scordati dei posti auto nel condominio di via Magni 7, anche quelli, con il giardino, destinati ad essere acquisiti dal comune come da convenzione stipulata con la fallita Iniziative Lariane.
Fantastico! Avevano in programma di costruire 1.000parcheggi all’ex-Ticosa e non hanno ancora concluso il censimento dei parcheggi esistenti!
L’oblio forse dura da decenni ma la totale mancanza di programmazione è solo demerito di chi c’è adesso, o no?
Ma è possibile che una città da sempre imprenditiva come la nostra, non riesce a generare politici con una seppur minima capacità di organizzazione delle attività e di gestione economica del bene pubblico? È sempre colpa di quelli di prima? Dei dirigenti? Mah….
Ok. Censimento e acquisizione in corso. Poi tutto al patrimonio e si potrà procedere speditamente. Pettignano….
Nessuno sa niente…