C”era anche Maurizio Riva, presidente della storica azienda canturina Riva 1920 celebre e celebrata in tutto il mondo grazie ai suoi inimitabili mobili in legno, sul palco dei premiati con il Compasso d’Oro, l’appuntamento che dal 1954 – ogni due anni – celebra il design italiano. L’evento, come accade dal 2020, si è svolto nella prestigiosa sede dell’ADI Design Museum, il tempio dell’Associazione del Design Italiano a Milano. In questa edizione il riconoscimento ha espresso le sue valutazioni a partire dalla pre-selezione effettuata dall’Osservatorio permanente del Design dell’ADI, e quindi dai designer, esperti, storici e soci che lo compongono.
Il Compasso d’Oro, il più importante premio di design italiano, ha celebrato il suo settantesimo anniversario. Fondato da Gio Ponti nel 1954, il premio è cresciuto fino a diventare uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel mondo del design, riflettendo e promuovendo l’evoluzione del design italiano. La cerimonia di premiazione all’ADI Design Museum di Milano ha visto la partecipazione di personalità di spicco come il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ed è stata condotta dalla giornalista Claudia Conte.
Una delle novità principali è stata l’annuncio dell’edizione internazionale del Compasso d’Oro in collaborazione con il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. Questa iniziativa mira a presentare a livello mondiale i principi di qualità e responsabilità sociale del design italiano, in linea con il tema dell’Expo 2025: “Progettare la società futura per le nostre vite”. Il Commissario Aggiunto per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Elena Sgarbi, ha presentato l’iniziativa. L’edizione 2024 del Compasso d’Oro ha visto la premiazione di 20 prodotti, oltre ai Compassi d’Oro alla carriera assegnati a 9 personalità italiane e 2 internazionali del mondo del design, e a 3 prodotti long seller. Sono state inoltre assegnate 39 Menzioni d’onore e riconoscimenti speciali come la Targa Giovani, riservata ai progetti degli studenti delle università di design italiane, con 3 Premi e 9 Attestati. In totale, 311 prodotti sono stati inclusi nel catalogo, tutti provenienti dalle preselezioni dell’ADI Design Index 2022 e 2023. Durante la cerimonia, sono state ricordate figure significative recentemente scomparse, con la consegna di targhe speciali a Manlio Armellini, Gaetano Pesce e Italo Rota, per il loro contributo alla cultura del design.
La giuria del Compasso d’Oro 2024 era composta da: Maria Cristina Didero, autrice e curatrice indipendente; Luciano Galimberti, designer e presidente ADI; Francisco Gómez Paz, designer; Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Toshiyuki Kita, designer e Ambassador del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. Nella sua relazione la giuria ha sottolineato come “l’applicazione di tecnologie avanzate in alcuni prodotti ha segnato una differenza significativa, capace di scardinare tipologie anche consolidate nell’uso, un’attitudine generale che si è coniugata con una particolare maturità poetica”. Inoltre, dicono i giurati, “un elemento di particolare interesse è stato anche la conferma sempre più convinta da parte dei soggetti pubblici a usare il design nella costruzione di un nuovo rapporto con il cittadino”.
“Il premio Compasso d’Oro”, ha dichiarato Luciano Galimberti, “ha sviluppato nel tempo le modalità di analisi e giudizio, così come la struttura organizzativa che oggi si presenta come un osservatorio permanente multidisciplinare, distribuito lungo tutto il territorio nazionale. Un percorso evolutivo che ha sempre interpretato con grande responsabilità l’impegno nella costruzione di una concreta scala di valore della qualità del design italiano nel mondo, da offrire tanto agli addetti ai lavori quanto al grande pubblico.” Gli oggetti premiati e quelli che hanno ottenuto la Menzione d’onore entreranno a far parte della Collezione Compasso d’Oro, esposta in permanenza all’ADI Design Museum, che, dice Umberto Cabini, presidente della Fondazione ADI, “è anch’esso in perenne evoluzione e ogni edizione del premio ne accresce il patrimonio. È una sfida, una prova. È un continuo divenire, che si estrinseca e si realizza con la varietà delle interpretazioni che propone ai suoi visitatori e la sua capacità di ripresentare oggetti noti in contesti inediti. La scommessa che non è mai vinta è la capacità di interpretare la storia alla luce del presente con uno sguardo al futuro.”
La mostra allestita all’ADI Design Museum, che resterà aperta fino al 16 settembre 2024, presenta al pubblico 174 tra i prodotti di questa edizione del premio. Il progetto espositivo è di Perla Gianni Falvo e Carlo Malerba, Il progetto grafico del catalogo è di Giulia Peretti e Silvia Recalcati (Paffi), l’allestimento è stato realizzato da Merlo S.p.A. La XXVIII edizione del Compasso d’Oro ADI e la cerimonia di premiazione sono stati realizzati con il patrocinio e grazie al contributo di Regione Lombardia.
Tutti vincitori del 70° Compasso d’Oro
Acea Waidy® Management System
Azienda: Acea, Design: Tangity – Part of NTT DATA Design Network, Tipologia: Servizi
Motivazione: “La riduzione degli sprechi di una risorsa sempre più preziosa è obiettivo perseguito attraverso le tecnologie più avanzate e il coinvolgimento responsabile dei cittadini. Una prassi virtuosa di costruzione di una comunità responsabile operata da un soggetto pubblico capace di rinnovare il proprio ruolo di gestore di un servizio”.
ANIMA
Azienda: Davide Groppi, Design: Davide Groppi, Giorgio Rava, Tipologia: Apparecchi di illuminazione
Motivazione: “La riduzione degli spessori e della materia impiegata si coniuga con un’idea di espressività capace di sollecitare le istanze profonde di contatto con il trascendente di un pubblico sempre più sollecitato da messaggi banalizzanti”.
ARIA
Azienda: Optimares, Design: Goood, Tipologia: Sistema di seduta per aerei
Motivazione: “Un’innovazione tipologica che garantisce un uso migliore degli spazi di un velivolo a parità di comfort e un significativo risparmio di peso finalizzato alla riduzione dei consumi”.
ATTITUDE
Azienda: Cooperativa Ceramica d’Imola, Design: Daniele Martelli, Tipologia: Rivestimenti
Motivazione: “La sua tecnologia innova l’approccio produttivo del settore, valorizzando i tratti originari del materiale e contemporaneamente ricercando un nuovo e originale linguaggio espressivo lontano dalle emulazioni grafiche”.
BIGA
Azienda: Lym, Design: Studio Marco Zito, Tipologia: Apparecchi di illuminazione
Motivazione: “Un prodotto multifunzionale dalle dimensioni contenute interpreta i nuovi bisogni abitativi – comodino, lampada, connettività, ricarica – per spazi sempre più ridotti dalla pressione economica dello sviluppo urbano nel mondo globalizzato”.
CELLIA
Azienda: Focchi, Design: Progetto CMR, Tipologia: Rivestimenti
Motivazione: “L’evoluzione del cantiere umido in cantiere secco, sostenuto da un prodotto capace di integrare in maniera industrializzata le convenzionali funzioni del componente architettonico con le più avanzate tecnologie di controllo di un edificio evoluto”.
COSTUME
Azienda: Magis, Design: Stefan Diez, Tipologia: Arredi e complementi per la casa
Motivazione: “Un processo produttivo innovativo applicato a una tipologia matura ha generato nuovi scenari d’uso da parte del pubblico, sempre più responsabile rispetto alle questioni della sostenibilità nel tempo”.
EMSI
Azienda: REA, Design: Flavio Augusto Gentile, Tipologia: Prodotti per il lavoro
Motivazione: “Comfort e sicurezza attraverso una ricerca innovativa che vede il design quale disciplina capace di sintetizzare in un prodotto industriale un sapere multidisciplinare nell’ambito di un settore strategico”.
FARFALLINA
Azienda: Sozzi Arredamenti, Design: Álvaro Siza, Tipologia: Arredi e complementi per la casa
Motivazione: “La tradizione della grande ebanisteria applicata alla tipologia più consolidata nella storia dell’arredo si confronta con le categorie della parsimonia – di materia e di componenti – proponendo una sintesi di elegante leggerezza”.
FERRARI PUROSANGUE
Azienda: Ferrari, Design: Flavio Manzoni, Ferrari Design, Tipologia: Automobili
Motivazione: “Un concentrato di tecnologia unito a una coraggiosa innovazione tipologica, che supera le convenzionali categorie delle gran turismo, è elemento di concreta novità in un settore maturo nel confronto della competizione globale”.
FIGAROQUA FIGAROLÀ
Azienda: Viabizzuno, Design: Paolo Rizzatto, marionanni, Tipologia: Apparecchi di illuminazione
Motivazione: “Una sola lampada per tutti gli scenari possibili dell’abitare: un semplice sistema di cavi e contrappesi garantisce flessibilità di posizionamento di una unica fonte luminosa che diventa elemento tutore e caratterizzante dello spazio”.
GLOVE ECO
Azienda: Diadora Utility, Design: Cristian Ardissono, Tipologia: Prodotti per il lavoro
Motivazione: “La sicurezza sul lavoro incentivata attraverso la riduzione del peso degli apparati protettivi, il comfort d’uso e un nuovo rapporto forma-funzione, che intende superare l’idea punitiva in genere trasmessa dalle scarpe tecniche”.
LHOV
Azienda: Elica, Design: Fabrizio Crisà, Tipologia: Arredi e accessori per la cucina
Motivazione: “Innovazione tecnologica e tipologica unite in un prodotto capace di interpretare le istanze della cucina contemporanea migliorando la qualità dell’aria negli ambienti domestici”.
MRX
Azienda: Talenti, Design: Marco Acerbis, Tipologia: Arredi e complementi per la casa.
Motivazione: “Una nuova tipologia di complemento architettonico a conformazione variabile – portale, gazebo – per il comfort degli spazi abitativi esterni, capace di diventare elemento ordinatore dello spazio oltre che efficiente risposta funzionale al bisogno di ombra”.
MUSEO D’ARTE, FONDAZIONE LUIGI ROVATI
Azienda: Fondazione Luigi Rovati, Design: Mario Cucinella Architects, Tipologia: Musei
Motivazione: “Allestimento museografico e museologico attraverso il design che prende spunto dal rapporto con la tradizione della scultura, realizzando un ambiente emotivamente coinvolgente e sottolineando il rapporto tra fruitore e patrimonio culturale”.
OMNIAGV
Azienda: Tesar Automation, Design: Ilario De Vincenzo, Tipologia: Macchine e componenti per l’industria
Motivazione: “La riduzione della fatica umana unita alla sicurezza dei luoghi del lavoro attraverso un nuovo veicolo elettrico a guida autonoma dalle dimensioni contenute, destinato a migliorare l’efficienza degli spazi e delle procedure del settore logistico”.
ÖSSUR POWER KNEE
Azienda: Össur R&D Team, Design: Design Group Italia, Tipologia: Attrezzature mediche e ospedaliere
Motivazione: “L’unione tra tecnologie meccaniche avanzate e intelligenza artificiale applicata al settore medicale per superare il concetto di “normodotato”. Il design quale disciplina ponte tra saperi distanti, nell’ottica della responsabilità civile”.
RIDE ON COLORS – Misano World Circuit Marco Simoncelli
Azienda: Santa Monica, Design: Aldo Drudi, Tipologia: Sistemi di comunicazione e brand identity
Motivazione: “Il design della comunicazione declinato nella dimensione della land art sottolinea un differente rapporto della fruizione di eventi sportivi che coinvolgono un pubblico vasto attraverso nuovi media”.
SP110
Azienda: Sanlorenzo, Design: Zuccon International Project (exterior design), Lissoni & Partners (interior design), Tilli Antonelli (supervisor), Tipologia: Imbarcazioni
Motivazione: “Una barca che interpreta l’idea di casa galleggiante attraverso nuove proporzioni, nuovo rapporto tra le superfici trasparenti e cieche, nuove soluzioni abitative. Una barca che rinnova il processo produttivo in un settore strategico, attraverso un’attenta ricerca dei fattori di sostenibilità costruttiva e d’uso”.
ZA:ZA
Azienda: Zanotta, Design: Zaven, Tipologia: Arredi e complementi per la casa
Motivazione: “La ricerca della semplicità produttiva, unita a una nuova idea di comfort d’uso, rafforza l’idea di sostenibilità e responsabilità nel tempo nei confronti di un pubblico vasto”.
Tutti i Compassi d’Oro alla Carriera
PAOLA ANTONELLI
Motivazione: “Una carriera che la vede protagonista nel panorama internazionale della cultura del progetto, senza per questo perdere la cifra distintiva di appartenenza ai valori profondi del Made in Italy. Un percorso fatto di metodo e passione, che ha saputo unire l’importanza della ricerca e dell’approfondimento con la capacità della divulgazione”.
UMBERTO CASSINA
Motivazione: “Una carriera quasi inevitabile nel mondo del design italiano, un percorso tracciato e proprio per questo più difficile da sviluppare. Una carriera che è esempio per coraggio e lucidità, sempre con occhi rivolti al futuro”.
ANNA FERRINO
Motivazione: “Una carriera costruita su due pilastri: cultura e sport. Un percorso che parte da lontano, all’interno della tradizione delle imprese di famiglia intese come capacità di trasmissione valoriale prima che economica”.
ROBERTO GAVAZZI
Motivazione: “Una carriera che ha saputo unire il rigore delle discipline economiche alla passione per il mondo del progetto. Un percorso che si snoda nel tempo nel panorama internazionale senza mai perdere di vista l’appartenenza al sistema del Made in Italy. Personalità garbata, profondamente curioso, ha saputo valorizzare personalità ed esperienze originali e spesso inusuali, arricchendo il valore del design italiano”.
PIERO LISSONI
Motivazione: “Una carriera sotto il segno del modernismo, un percorso fatto di coerenza e metodo, capace di proporre sguardi rassicuranti e misurati uniti a poetica emozionante. Una carriera che ha saputo esplorare e unire differenti discipline del progetto riconsegnandoci l’idea di unitarietà dell’azione creativa”.
FRANCESCA PLANETA
Motivazione: “Una carriera che segue il solco tracciato da chi in azienda l’ha preceduta: coerenza e visione prospettica si fondono nell’esperienza e nell’innovazione in un territorio e in un settore storicamente tradizionalisti. Il percorso tracciato è concreta materializzazione dei migliori principi di food design Made in Italy”.
MAURIZIO RIVA
Motivazione: “Un falegname: una carriera che ha il profumo di un materiale vivo, declinato con sapienza utilizzando attrezzi che fanno parte della storia dell’uomo quanto con tecniche che fanno parte del suo futuro. Un percorso strettamente connesso con un territorio – la Brianza – e con il design inteso come responsabilità per uno sviluppo sostenibile e orgoglio concreto”.
PAOLO RIZZATTO
Motivazione: “Una carriera che si può certamente definire luminosa, sia per il settore che ha indagato in via privilegiata, sia per la precisione metodologica e la coerenza dei risultati, capaci di superare risposte convenzionali reinventando alcune tipologie di illuminazione”.
ROBERTO ZILIANI
Motivazione: “Una carriera che ha saputo unire industria e artigianato, arte e design, sempre attenta al rapporto con il proprio territorio. Una carriera costruita attraverso una cultura pluridisciplinare che parte prima di tutto dalla sua passione contagiosa”.
TADAO ANDO
Motivazione: “Una carriera capace di proiettare nel mondo la cultura del progetto Made in Japan, declinata nei territori dell’architettura e del design. Il suo rapporto con il design Made in Italy è concreta sinergia culturale tra due culture del progetto, che appaiono ben più vicine rispetto alla loro lontananza territoriale”.
REI KAWAKUBO
Motivazione: “Una carriera che ha posto domande originali alla cultura del vestire occidentale ed europeo in particolare. Con il suo percorso ha contribuito a inserire principi di design all’interno di un settore tradizionalmente legato allo stile”.
SUPERLEGGERA, GIO PONTI, CASSINA, 1957
Motivazione: “Ogni designer considera il confronto con il progetto della sedia come uno dei più complessi. Gio Ponti non poteva certo sfuggire a questo confronto e attraverso la Superleggera concretizza il suo personale rapporto con innovazione e tradizione, proponendosi come elemento di confronto per il futuro”.
COLLEZIONE BLU PONTI, GIO PONTI, CERAMICA FRANCESCO DE MAIO, 1960
Motivazione: “Con le maioliche bianche e blu Gio Ponti applica l’esperienza maturata nel settore ceramico e valorizza il rapporto tra industria e artigianato. Cielo e mare italiano diventano segni iconici, che rendono concreto il rapporto tra tecnica e narrazione tipico del design italiano”.
D.154.2, GIO PONTI, MOLTENI&C, 1953
Motivazione: “Gio Ponti, con la poltrona D.154.2, esplora il design per gli arredi di una committenza privata internazionale. Lontana dalla tradizione abitativa italiana, questa poltrona sviluppata con materiali allora innovativi diventa manifesto di una nuova idea di comfort”.