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Attualità

Un Natale amaro in Lombardia: 14 crisi di aziende storiche e grandi marchi, migliaia di lavoratori in bilico

Forti timori per il futuro dell’industria metalmeccanica in Brianza (Lombardia), un settore vitale che impiega oltre 40.000 persone. L’attenzione è puntata su 14 situazioni critiche che minacciano la stabilità occupazionale del territorio, come denunciato dalla Camera del Lavoro brianzola e dalla Fiom Cgil Monza Brianza.

Le principali preoccupazioni riguardano gli esuberi, le delocalizzazioni e l’ampio ricorso alla cassa integrazione a causa del calo degli ordini.

Allarme esuberi: le Crisi di STMicroelectronics, Micron e Peg Perego

La Camera del Lavoro e la Fiom MB hanno stilato un elenco dettagliato delle crisi industriali in atto, focalizzando l’attenzione sui colossi della tecnologia e sui marchi storici.

STMicroelectronics Agrate Brianza: esuberi ritrattati ma Piano industriale assente

La situazione più delicata è quella di STMicroelectronics Agrate Brianza, il principale stabilimento dell’area con 5.400 addetti. Nonostante l’azienda abbia formalmente ritirato l’annuncio di 1.800 esuberi, la segreteria provinciale FIOM CGIL Monza Brianza evidenzia che:

“Non esiste ad oggi un nuovo piano industriale, lasciando irrisolti interrogativi sulla continuità delle produzioni, sugli investimenti futuri e sulla tenuta occupazionale.”

Il sindacato chiede un confronto strutturale urgente per assicurarsi che il ritiro degli esuberi non sia solo una mossa temporanea.

Delocalizzazione e rischio competenze: il caso Micron Vimercate

La multinazionale Micron di Vimercate ha annunciato 9 esuberi in Brianza (su 25 totali) legati a una strategia di delocalizzazione verso il Sud-Est asiatico. La Fiom sottolinea che: “La scelta avviene nonostante risultati finanziari molto positivi e conferma una strategia che indebolisce il sito brianzolo e mette a rischio competenze di alto profilo.”

Peg Perego Arcore: gestione degli esuberi e crisi di mercato

Anche la storica Peg Perego di Arcore si trova in una fase difficile, gestendo gli esuberi a causa della crisi del mercato e della fine degli ammortizzatori sociali.

Licenziamenti e riconversione: Staubli e Haier Candy

  • Staubli Carate Brianza: È stata avviata una procedura di licenziamento collettivo per delocalizzazione, un duro colpo per un sito con personale altamente specializzato.

  • Haier Candy Brugherio: Dopo la cessazione della produzione di lavatrici, lo stabilimento è in riconversione a hub service (logistica, assistenza, ricondizionamento “green”). La Fiom avverte: “Comporta tuttavia una riduzione strutturale delle attività produttive e rimangono incerti numeri, ruoli e tempi della ricollocazione interna.”

Cassa integrazione Brianza: Automotive, Impiantistica e Arredamento in difficoltà

Il calo degli ordinativi sta costringendo molte aziende brianzole a ricorrere alla cassa integrazione, con un impatto diretto sui redditi dei lavoratori e sulla stabilità occupazionale.

Elenco aziende in cassa integrazione

Il sindacato cita, tra le altre, le aziende CBI, Rosler, Gruppo Confalonieri, CPM, GDF e IMV Presse, appartenenti ai settori dell’automotive, impiantistica e arredamento.

A queste si aggiunge:

  • Verniciatura Arcore: Ricorso alla cassa integrazione “a causa del drastico calo delle commesse”, una difficoltà che si estende all’indotto della filiera moto.

  • Hydro Extrusion Ornago: Preoccupazione dopo la chiusura di una fonderia a Feltre e il ricorso alla cassa integrazione, aggravato dai costi energetici e dalla volatilità delle materie prime.

Edim Spa Villasanta (Gruppo Bosch): futuro incerto per la vendita

Grande incertezza anche per la Edim Spa di Villasanta (Gruppo Bosch). La proprietà ha manifestato l’intenzione di vendere l’azienda, accompagnata dalla gestione di esuberi. La Fiom chiede garanzie sulla continuità produttiva in assenza di un acquirente solido.

Sciopero generale del 12 Dicembre: l’appello della Fiom Cgil MB

La situazione di “forte criticità” in Brianza si inserisce nel contesto delle rivendicazioni nazionali della Fiom.

Il Segretario brianzolo della Fiom Cgil, Pietro Occhiuto, commenta:

“La Brianza attraversa una fase di fragilità senza precedenti… La firma del CCNL (rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici) dimostra che, con la mobilitazione, si possono ottenere risultati importanti. Ora serve lo stesso impegno collettivo per garantire futuro all’occupazione e all’industria del nostro territorio.”

Il sindacato annuncia la partecipazione allo sciopero generale del 12 dicembre (con manifestazione e corteo a Monza) per protestare contro la Legge di Bilancio, ritenuta “ingiusta” per il suo impatto su salari e pensioni, e per “chiedere politiche industriali per il lavoro e lo sviluppo” che proteggano l’occupazione locale.

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