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Un uomo e la sua coperta, inzuppata d’acqua. ComoAccoglie: “Notte ingiusta”

Un’immagine, completa, totale, quella che apre questa pagina. Dopo la chiusura (domenica mattina, 29 aprile) delle ultime tende d’accoglienza di via Sirtori a Como, altri 50 senzatetto sono finiti a dormire in strada.

Si sono aggiunti alle prime 50 persone – tra migranti e italiani – che dalla chiusura del progetto Emergenza Freddo, circa un mese fa, hanno dovuto trovare, alla meglio, riparo in città.

Solo poche ore fa la chiamata:

Senzatetto, la supplica di Bogani: “Cento grida d’aiuto, domattina pregate con noi”

E poche ore prima:

San Francesco, torna il dormitorio notturno. Appello di Como Accoglie

Il capogruppo di Svolta Civica in Comune a Como, Vittorio Nessi, aveva portato la questione in aula a Palazzo Cernezzi:

Migranti, Nessi: “Nessuna risposta”. Locatelli: “No a nuove strutture”

Così, questa notte, ComoAccoglie, ha raccontato quanto accaduto alle persone rimaste senza un punto di sostegno. Violenta ironia della sorte, è arrivata la pioggia:

Lui è chiamato Copertina perchè non si separa dalla sua coperta, mai.  Non parla, mai. È un ragazzo con fragilità psicologica notevole. Ora sta dormendo nell’acqua, non si riesce a spostare né a coprire. Non dovrebbe stare per strada. Nessuno dovrebbe stare per strada. E’ il simbolo di questa prima ingiusta notte.

I volontari di ComoAccoglie

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