Altra gloria, altri obiettivi e altri budget. Anche a Varese, ben lontano dalla serie A del Como (milita in serie D) e dalle tribune affollate da vip hollywoodiani, si parla con sempre maggior insistenza di un nuovo stadio di calcio. Ovvero della rinascita dello storico “Franco Ossola”. E i tempi sembrano ormai essere maturi per arrivare alla decisione finale. Sul tavolo, con buone probabilità di spuntarla, il progetto – presentato a fine 2024 – del Città di Varese e Aurora Group, gruppo di costruttori che fa capo ad Antonio Ciuffarella.
Ma c’è un altro nome interessato al progetto e per i comaschi (e non soltanto) è molto conosciuto: si tratta di Pierluigi Marzorati, ingegnere e bandiera della Pallacanestro Cantù nonché firmatario del secondo progetto presentato da un altro gruppo di aziene e professionisti ammesso al bando del Comune che però non dovrebbe spuntarla come dichiarato dallo stesso asso canturino a Varesenews. “Stiamo aspettando – ha spiegato – che il Comune di Varese dia le ultime indicazioni e scelga uno dei due progetti. Ma credo che la decisione ricada su quello di Aurora Immobiliare, anche perché noi abbiamo indicato una cifra per i lavori molto più consistente». Mentre il progetto Aurora si aggira sui 45 milioni, il secondo dovrebbe addirittura sfiorare i 60.
Nonostante ciò Marzorati si è già detto fiducioso sul fatto che, qualora prevalesse il primo progetto, si possano avviare delle collaborazioni con Aurora Group per portare avanti insieme l’operazione stadio. Il gruppo di cui il campione di basket è rappresentante è infatti interessato allo sviluppo di alcune parti della proposta, in particolare gli aspetti gestionali e quelli legati all’efficientamento energetico.
In attesa della decisione finale in capo al Comune di Varese, ecco le caratteristiche del progetto in pole position. L’area dello stadio, oggi di 4,2 ettari, verrà diminuita a circa 3, lasciando più area intorno alla struttura.
Rimarranno la tribuna centrale e i distinti mentre spariranno pista di atletica, velodromo e le due curve che saranno ricostruite avvicinandole al campo da gioco. Sono poi previsti spazi al coperto per attività commerciali, gestione del club e anche palestre per ospitare altri sport e associazioni sportive.
Il Concept dello stadio è modellato su un volume con ampia copertura ad anello, all’interno del quale è collocato il catino di gioco, per una capienza di circa 12 mila posti, ampliabile. Il concetto base, secondo indicazioni UEFA e Fifa prevede la presenza di numerose funzioni di supporto alle attività sportive del territorio, a partire dal calcio ma anche centri medici specialistici, centro benessere sino a spazi di tipo direzionale e altre superfici con varie destinazioni.
Dal rendering spunta anche una “torretta” modulare nell’angolo nord-est – verso il palazzetto – che sarà destinata a foresteria con mini alloggi.
Saranno usati materiali di riciclo e energie rinnovabili. Il risultato finale prevedrebbe uno stadio da circa 12mila posti con ottima visuale da ogni settore e con anche posti a bordo campo. È stato pensato anche a un parcheggio sotterraneo di circa 450 posti auto che sarà aperto anche al quartiere.
I costi invece si aggirano intorno ai 45 milioni di euro e i tempi di realizzazione sono ipotizzati in 30 mesi.