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Casasco is on fire: la nuova variante per Erbonne spacca il paese: “Utile”, “No è uno schifo”

La Variante Casasco Erbonne deve ancora nascere ma sta già creando uno spaccato tra l’opinione popolare. L’opera al momento non è ancora per così dire “nata ufficialmente” ma gli iter burocratici procedono speditamente e, se l’amministrazione riuscirà a ottenere i fondi pubblici (la cifra prevista è di 2,5 milioni di euro), entro poco più di un anno circa (l’opera è stata inserita nel piano triennale dal Comune) sarà reso noto il progetto definitivo. Al momento si conoscono solo le caratteristiche fondamentali, ovvero che la nuova strada aggirerà il borgo di Casasco (caratterizzato da strade molto strette), in cui verrà adottato definitivamente una zona a traffico limitato per, secondo l’amministrazione, “migliorare la circolazione, ridurre l’inquinamento, rendere gli interventi dei Vigili del Fuoco più agevoli e incrementare il turismo”.

“L’iter sta andando avanti e abbiamo fatto lo studio geologico. La nostra intenzione è quella di portare avanti questo progetto se saremo ancora noi gli amministratori i prossimi anni (infatti nel 2023 si terranno le elezioni comunali in Centro Valle Intelvi, Ndr)” commenta il sindaco Mario Pozzi. Ma la Variante è sta fin dall’inizio un’opera molto criticata dall’opposizione comunale Giovani Centro Valle Intelvi, che l’ha definita “un progetto inutile che, a parte nel periodo primaverile-estivo, non solo non eviterà incidenti ma nemmeno ridurrà drasticamente le emissioni”.

Per avere un quadro più chiaro però abbiamo parlato con alcuni residenti per capire cosa effettivamente pensano riguardo l’adozione di una possibile zona a traffico limitato, come Giuseppe Bailo, titolare dello storico “Alimentari Macelleria Salumeria Bailo”, attività che potrebbe perdere non pochi flussi di turisti con questo provvedimento: “Credo che comunque la Variante sia un’idea positiva – sottolinea – chi vorrà visitare il borgo di Casasco passerà ugualmente da qua. Chi vuole andare a Erbonne a piedi deve per forza percorrere la via di fronte al mio negozio. Non ho paura di una perdita di clientela. Credo che non ci sia un rischio effettivo di far morire il paese”.

Di un’idea invece diametralmente opposto è Mauro Prada: “Senza mezzi termini: credo che l’idea di una Variante faccia schifo e che questo progetto non risolverà i problemi del traffico. Sarebbe bastato mettere un divieto di transito per tutti i mezzi pesanti”.

Esistono comunque pro e contro di questa situazione: “Certamente con una strada alternativa più larga non ci sarà più il rischio che qualche camion si incastri nella strettoia – spiega Giuseppina Bailo, figlia di Giuseppe – io credo però che comunque qualche escursionista non passerà più di qua e di conseguenza c’è un po’ di preoccupazione”.

Secondo altri invece si sarebbero potute adottare soluzioni diverse: “A mio avviso sarebbe bastato mettere un semaforo intelligente, anche perché i mezzi pesanti che passano dal paese sono comunque pochi. Sono comunque dell’idea che non esiste un effettivo rischio di far morire le attività locali o il paese. Casasco comunque non è solo un borgo di passaggio per andare a Erbonne, e chi vorrà visitare il paese, verrà a prescindere dalla strada”, sottolinea Daniela Bailo. La Variante quindi sembra non venire generalmente accolta con entusiasmo, ma nemmeno con disprezzo dai residenti.

Ma c’è anche chi crede che il progetto sia fondamentale per il borgo della Valle Intelvi: “Sarebbe un’ottima soluzione – dice Angelo Serra – molto spesso non solo i camion ma anche le macchine rischiano di incastrarsi o di fare incidenti. Le vetture oggi sono molto più grosse rispetto a una volta e le strade di Casasco non sono più adatte. Basti vedere Brienno, nonostante la galleria è sempre pieno di turisti lo stesso ma è libero dal grosso traffico di prima. Casasco poi è caratterizzato non tanto da un turismo di giornata ma di villeggiatura, quindi chi è sempre venuto in estate tornerà lo stesso. Si parla di realizzare questa Variante da anni, da ben prima che nascesse il Comune di Centro Valle Intelvi (nel 2018, Ndr)”.

Sicuramente opinioni molto diverse tra di loro, ma solo quando il progetto verrà realizzato si scoprirà chi avrà ragione.

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Un commento

  1. Ci passo ogni tanto, effettivamente l’attraversamento è complicato in auto, ma ci passo anche a piedi e all’ora ok per la variante.

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