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Variante Tremezzina, la ‘Fase 2’ è in ritardo: incognita costo materie prime. A breve vertice in Prefettura

Tutto tace sul fronte Variante della Tremezzina e, a tre settimane dalla riapertura della statale Regina (5 aprile), non si sa ancora nulla riguardo il cronoprogramma della “fase 2” del cantiere di Colonno, richiesto fortemente dai sindaci di lago e valli durante il vertice in prefettura dello scorso 30 marzo.

Anas avrebbe dovuto rendere noti i dettagli appena dopo Pasqua, ma ciò evidentemente non è avvenuto. E di questo ritardo sicuramente non sono contenti gli amministratori del lago che, sempre il 30 marzo avevano chiesto che il documento fosse prodotto entro 15 giorni per conoscere il cronoprogramma della prossima fase dei lavori e agire di conseguenza.

Il ritardo delle comunicazioni sarebbe dovuto, secondo quanto siamo stati in grado di ricostruire, dall’aumento dei prezzi dei materiali, che sta inevitabilmente colpendo tutta Italia. A breve è in programma un incontro tra Anas e il prefetto di Como Andrea Polichetti, per capire come affrontare al meglio la situazione ed, eventualmente, apportare delle modifiche ai piani.

Al momento comunque il cantiere non è fermo, infatti gli operai stanno continuando alcune operazioni, iniziate il 29 novembre (data della chiusura della Regina), sul versante della montagna, lavori che termineranno solo alla fine del 2022.

Per la seconda tranche di lavori saranno necessari 205 giorni di lavori e saranno previste altre piccole chiusure della strada statale “della durata di 10-15 minuti e, per quanto possibile, di notte” ci aveva spiegato l’ingegnere Nicola Prisco, responsabile della struttura territoriale di Anas Lombardia, il giorno della riapertura della Regina.

Il problema dell’aumento del prezzo dei materiali sembrerebbe dunque essere, dato il ritardo di quasi due settimane nelle comunicazioni, più grave del previsto.

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3 Commenti

  1. Ormai è chiarissimo a tutti che in Italia è impossibile rispettare i tempi e i costi stabiliti per le opere pubbliche.
    Rassegnamoci perché l’unico modo per cambiare radicalmente sistema sarebbe quello di prelevare direttamente dagli stipendi eo pensioni eo cc dei responsabili le somme per le penali dovute. Al contrario ogni ritardo aumenta la spesa e prolunga i pagamenti dei suddetti compensi.

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