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Verso le Olimpiadi Milano-Cortina, i dati nerissimi: “Oltre 6mila treni soppressi, ritardi, indennizzi. Rischio figuraccia”

Oltre 10 linee da indennizzare, tra cui due nella provincia di Como, la Como-Chiasso-Monza-Milano e la Mariano-Camnago-Seveso-Milano. Molte direttrici sono vicino alla soglia del 10% e la media tra ritardi e soppressioni è del 9,02%: c’è mancato poco che scattasse pure l’indennizzo IVOL, che tiene conto di tutta la rete, ed è calcolato in modo da essere quasi impossibile da raggiungere. Un totale di 6.582 treni in ritardo o soppressi, di cui 4.454 vere e proprie soppressioni. Questi i dati relativi agli indennizzi del mese di giugno, resi noti da Trenord. Numeri che testimoniano un completo fallimento e che interessano quasi tutte le province lombarde.

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“Ormani 214 nuovi treni sono  entrati in servizio – commenta il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo – gli investimenti sulla rete sono ingenti e molti cantieri sono già stati chiusi. Hanno cambiato l’amministratore delegato, sostituendolo con uno più vicino al ‘pensiero’ dell’assessore ai Trasporti. Hanno eliminato i bonus, sostituendoli con gli indennizzi e ora i ritardi si valutano a 15 minuti e non più a 5, come accadeva fino a sei mesi fa, il che dovrebbe far apparire il numero dei ritardi in riduzione. Ma nonostante tutto questo, dopo 6 mesi dal nuovo inizio, le performance di Trenord sono ancora assolutamente deficitarie. Anche più inspiegabilmente di prima. Si può solo immaginare quale disastro si presenterebbe se i ritardi fossero ancora calcolati sui cinque minuti. E di questo la giunta regionale di centro destra non può non assumersi le responsabilità”.

“Al servizio altamente carente – conclude Orsenigo – si unisce anche l’assoluta insicurezza di treni e stazioni. Un’insicurezza che non è solo percepita dagli utenti, ma certificata dai dati diffusi dalla Polfer, relativi ai reati che avvengono nei pressi dei binari lombardi, dove si infrangono tutti i proclami degli esponenti della destra regionale. In queste condizioni le Olimpiadi Milano- Cortina, che Fontana continua a esaltare come successo garantito, rischiano di tradursi per la Lombardia in una figuraccia internazionale. Tra le linee altamente deficitarie ci sono proprio quelle verso la Valtellina, quali la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano”.

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