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“Vi prendo per il c… per sei ore”. Ancora una volta Rapinese riesce a unire le opposizioni a Como: mozione di censura

“Vi prendo per il c… per sei ore”. Le parole pronunciate dal sindaco di Como Alessandro Rapinese contro i consiglieri del partito democratico durante la Conferenza dei Capigruppo del 30 settembre a Palazzo Cernezzi finiscono al centro di un documento che ha unito tutte le minoranze in Consiglio, da sinistra a destra.

E’ stata la capogruppo della Lega, Elena Negretti, a fare in modo che le parole usate dal sindaco venissero messe nero su bianco

Mossa che ha permesso la stesura della mozione. Il documento delle minoranze che chiede all’assemblea di esprimersi sulla condotta del primo cittadino, censurandolo. In particolare viene sottolineato come “gli apprezzamenti, le critiche e i rilievi devono essere contenuti entro i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto; che il presidente non ha richiamato il sindaco per l’espressione di parole sconvenienti“.

Ecco quanto si legge:

Premesso

che il giorno 16 settembre 2024 si è tenuta una seduta della conferenza dei capigruppo avente per oggetto la programmazione dei lavori consigliari;
che la convocazione riguardava anche la programmazione della discussione di n. 61 interrogazioni presentate dal gruppo PD a seguito della mancata risposta alle domande sul DUP;
che il sindaco ha espresso l’intenzione di non rispondere alla interrogazioni ritenendole una manovra ostruzionistica;
che il consigliere Legnani ha chiarito che le interrogazioni sono state presentate a seguito della mancata risposta alle richieste di chiarimento sul DUP e che si riservava di prendere una decisione all’esito del confronto con gli altri proponenti;
che la conferenza dei capigruppo esprimeva parere favorevole al calendario proposto dal presidente anche con riferimento alle interrogazioni proposte dal gruppo PD;
che la consigliera Negretti esprimeva il proprio dissenso per i toni utilizzati dal sindaco nei confronti dei consiglieri chiedendo che venisse riportata a verbale la seguente affermazione pronunciata dal sindaco a sostegno della infondatezza regolamentare e pretestuosità dei quesiti: “Vi prendo per il culo per sei ore”;
che gli apprezzamenti, le critiche e i rilievi devono essere contenuti entro i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto;
che il presidente non ha richiamato il sindaco per l’espressione di parole sconvenienti;

In conclusione:

[Il consiglio comunale] Censura la condotta del sindaco per non avere rispettato i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto pronunciando le parole sconvenienti di cui in premessa.

La maggioranza della lista Rapinese, salvo improbabilissime sorprese, vota sempre compatta e monolitica e non farà passare un documento di tale durezza. Ma il sindaco ha avuto il merito, ancora una volta, di tenere compatte gruppi politicamente molto diversi tra loro.

PER APPROFONDIRE

A Como oggi i verbali sono “segreti” ma ecco quando il Rapinese d’opposizione li pubblicava sul suo sito. Poi nero su bianco: “Vi prendo per il c… per 6 ore”

La frase volgare (segreta ma pubblicata) del sindaco alle opposizioni fa litigare in aula Negretti e Anzaldo. Il video

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