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Via Del Dos, ecco le repliche del Comune ad Anac. La nuova gara resta sospesa

Il Comune di Como ha risposto dettagliatamente ai vari rilievi mossi a suo tempo da Anac (sollecitata in aprile dalla Cooperativa Colisseum) per quanto riguarda in particolare il Piano economico finanziario della gara poi sospesa per la nuova gestione della piscina di via Del Dos. E, accogliendo gran parte dei rilievi mossi dall’Autorità, l’amministrazione, con l’obiettivo di adeguare i documenti, mantiene ancora sospesa la procedura di gara.

In una prima lettera, firmata dalla dirigente dei Servizi Sociali, Maria Antonietta Luciani, le repliche ad Anac vertono su diversi punti specifici sollevati dall’Autorità.

Caso Colisseum, l’Anac boccia il piano economico-finanziario del Comune nel bando su via Del Dos

Ad esempio, per quanto concerne i rilievi sui ricavi dei centri estivi sovrastimati da parte dell’amministrazione, Palazzo Cernezzi replica così: “Il calcolo dei ricavi di gestione è stato effettuato sulla base dell’attuale attività svolta dal gestore uscente nell’estate 2022 il quale ha applicato rette di € 170,00 a settimana e di € 20,00 di iscrizione. Di norma le settimane di campus sono circa 10 (da metà giugno alla prima settimana di agosto e poi un’altra all’inizio di settembre). Il valore previsto nel PEF di € 73.000,00 si raggiunge con la frequenza di n.43 bambini fissi a settimana. Si accoglie l’osservazione di ANAC che indica un numero potenziale di bambini che possono frequentare i campus estivi inferiori a quelli previsti nel bando a causa della modifica degli spazi dati in concessione. In questo modo si procederà a ricalcolare il ricavo derivante dal centro estivo”,

Passando al secondo punto, relativo alla mancata contabilizzazione dei costi relativi al servizio di primo soccorso, l’amministrazione ha risposto in questo modo: “Il capitolato non prevede l’istituzione di un ambiente dedicato al primo soccorso, ma l’attivazione di un servizio di medicazione e primo soccorso presso gli impianti, mantenendo a disposizione degli utenti i necessari materiali di primo intervento. Questo ad evidenziare che i costi per l’attività erano già stati previsti nel PEF pertanto, per maggior chiarezza, si provvederà a scorporarli dalle voci in cui erano inseriti (costi del personale e spese generali).

E ancora, riguardo all’invito ad “accertare la coerenza della destinazione urbanistica delle strutture date in gestione con le attività che vi dovranno essere svolte, con stima degli eventuali costi per l’allineamento della destinazione d’uso, sia dell’eventuale contrazione dei ricavi dovuti ai ritardi nell’attivazione dei servizi”, Palazzo Cernezzi ha replicato nel modo seguente: “Si conferma la correttezza della destinazione urbanistica delle strutture date in gestione ed in particolare dell’appartamento per il “dopo di noi”. Si evidenzia tuttavia che molto probabilmente è necessario specificare meglio cosa consiste l’intervento per il dopo di noi previsto da Regione Lombardia in modo da mettere nelle condizioni l’operatore economico di formulare un progetto rispondente alle richieste della stazione appaltante.

In ultimo, in relazione al rischi di un “abbassamento della qualità del servizio offerto e quindi minori entrate”, il Comune ha replicato che “non vi sono elementi per prevedere un abbassamento della qualità del servizio offerto, anzi in questi mesi è emersa l’unicità delle piscine site nell’impianto messo a gara che risultano avere una forte attrattività per i servizi rivolti a persone disabili gravi. Tuttavia si ritiene di poter accogliere la richiesta di revisione delle possibili entrate in vista dell’aggiornamento di tutto il PEF della gara”.

Le risposte ai rilievi mossi da Anac a giugno sono state affidate in parte anche a una seconda lettera, questa volta siglata dal dirigente del settore Opere pubbliche di Palazzo Cernezzi, Luca Colombo.

“In riferimento ai rilievi, inerente la gara di concessione degli impianti di via Del Dos ritenuti da
ANAC fondati e di competenza del settore opere pubbliche si evidenzia quanto segue”, scrive Colombo.

Per quanto riguarda la “mancata contabilizzazione dei costi all’approntamento del locale di primo soccorso che la normativa prevede sia dedicato”, l’amministrazione “accoglie l’osservazione di ANAC e si prevederà in fase progettuale il locale di primo soccorso nel cortile interno dell’immobile, in modo da non utilizzare gli spazi esistenti e la quantificazione della sua realizzazione”.

Sul versante della “mancata contabilizzazione dei costi di collaudo, cantierizzazione e oneri di smaltimento e discarica”, il dirigente “accoglie l’osservazione di ANAC e si prevederà alla contabilizzazione dei costi di collaudo, cantierizzazione e oneri di smaltimento e discarica”.

E infine, per quanto riguarda l’aumento del rischio di manutenzione ordinaria che potrebbe rendersi necessaria per ovviare all’inadeguatezza strutturale dell’impianto messo a disposizione con conseguente aumento dei costi rispetto a quelli previsti del PEF”, il Comune “accoglie l’osservazione di ANAC e si prevederà alla contabilizzazione dei costi di manutenzione ordinaria da inserire nel PEF”.

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2 Commenti

  1. Mi pare di capire dall’articolo che più che “replicare” il Comune ha accolto e fatto proprie le osservazioni di ANAC, riconoscendone il fondamento e dunque anche la fondatezza del ricorso Colisseum .

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