L’arcinoto aplomb questa volta contiene con qualche fatica il nervosismo. Dalla “cabina di pilotaggio” della Nessi&Majocchi, Angelo Majocchi, fa capire chiaramente che no, quel rendering realizzato dalla sua impresa per dare un’illustrazione di massima del progetto per viale Varese modificato e rivisto a piacere dal fronte dei contrari non è piaciuto. Per niente (lo vedete qui sotto).
“Io sono abituato a rispettare le posizioni altrui, anche quando non le condivido – afferma l’architetto – Ma a una condizione: che si mantenga la correttezza. Invece, ciò che è stato fatto manipolando e modificando a piacere le immagini prodotte da noi è un’azione moralmente e intellettualmente scorretta”. Qui sotto i rendering originali.
Parole dure, dunque, a cui ne seguono a ruota altre. “E’ profondamente scorretto diffondere immagini cambiate a piacimento e che non corrispondono affatto alla realtà – insiste Majocchi – Ripeto, è lecito dissentire. Lo comprendo e su questo non mi permetto di obiettare. Ma se dici che un progetto non ti piace, va bene. Se punti a formare opinioni nei cittadini con dati falsi, allora questo non posso né comprenderlo né accettarlo. Quella non è informazione né seria né trasparente”.
Non vuole entrare nei dettagli della polemica mossa dalle 9 associazioni ambientaliste e da alcuni residenti contro la proposta depositata a Palazzo Cernezzi (in questa intervista ne aveva comunque raccontato molti dettagli). Si limita a dire, Majocchi, che “ovviamente credo nella bontà del progetto, che però ora seguirà un preciso iter amministrativo, potrà essere eventualmente modificato e se l’amministrazione lo riterrà di interesse pubblico sarà messo in gara”.
Piuttosto, Majocchi ribatte alle accuse di aver in qualche modo chiesto e ottenuto la segretazione del progetto.
“Non è vero – afferma – Lo abbiamo illustrato alla giunta, un paio di giorni fa lo abbiamo illustrato alle associazioni di categoria che ce lo hanno chiesto e tutti i consiglieri comunali hanno libero e totale accesso alla documentazione. Di segreto non c’è assolutamente nulla”.
7 Commenti
Sì è vero, “influenzare i cittadini con immagini false è moralmente scorretto” !
Si riferiva al loro rendering? Quello che mostra il parcheggio quasi vuoto, la coppietta ed il cane che dai, una strizzatina d’occhio anche a loro, aiuta a rendere sweet il tutto?
nei render dell’impresa non si vedono nemmeno le sbarre per l’accesso al parcheggio. già oggi non mi pare sia particolarmente piacevole passeggiare (come invece sembrano suggerire i render ufficiali) nella corsia di manovra dei veicoli…per migliorare la situazione attuale basterebbe poco, manutenzione delle pavimentazioni, gestione del verde e pulizia mura con illuminazione. nulla che l’amministrazione non sia in grado di fare autonomamente, diversamente mi chiedo come si possa pensare di mettere mano ai giardini a lago.
I consiglieri comunali ci hanno detto che non potevano farci vedere il progetto in quanto hanno dovuto firmare un vincolo di segretezza. Noi abbiamo secondo la legge fatto richiesta di accesso agli atti che c’è stata negata. Se il progetto è stato presentato pubblicamente dovevamo essere almeno invitati, visto l’interesse dimostrato. Non solo le categorie amiche. Grazie
I rendering non hanno mai portato fortuna (vedi paratie). Per eliminare ogni polemica basterebbe rendere pubblica la planimetria del parcheggio progettato. Così tutti si renderebbero conto dell’effettivo impatto del parcheggio, degli alberi che sarebbero abbattuti e del verde che sarebbe eliminato. Semplice o imbarazzante? Perché tale segretezza? Sarebbe opportuno, per poter valutare costi e benefici per il Comune, rendere noto anche il piano finanziario del progetto.
I cittadini e le associazioni non hanno diritto di sapere in cosa consiste il progetto perché c’è il vincolo di riservatezza, ma alle categorie viene presentato in un incontro pubblico? Cos’è un vincolo di riservatezza mirato? Con le categorie il rischio di divulgazione dei segreti tecnici e commerciali non esiste? E comunque informiamo il sig. Maiocchi che i consiglieri comunali per avere il progetto hanno dovuto firmare un impegno alla riservatezza. Adesso su questa cosa andiamo a fondo.
Infatti il loro rendering a base di coppiette che passeggiano per il nuovo viale Varese invece è corretto: immagino che, se dovesse passare il progetto, il 90% degli stalli resterà libero e a parcheggiare ci saranno solo un paio di Audi…
Posso confermare che risponde al vero quanto dichiarato dall’Arch. Majocchi.
Purtroppo l’ideologia spesso, troppo spesso, porta a ragionamenti poco limpidi senza valutare globalmente la “causa-effetto”