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Viale Varese, nuovo parcheggio. Nove associazioni demoliscono il progetto

Questo parcheggio non s’ha da fare, né domani, né mai: un nuovo controcanto s’aggiunge al coro di proteste (e raccolta firme) che da settimane si scaglia contro l’ipotesi (siglata Nessi&Majocchi) di un nuovo parcheggio in viale varese a Como.

Quella che arriva oggi è un’analisi chirurgica che smantella pezzo per pezzo quanto è stato reso pubblico sull’iniziativa. Nove associazioni cittadine stamane hanno protocollato in Comune a Como una lettera indirizzata al sindaco, Mario Landriscina, che esprime “totale contrarietà” verso i nuovi stalli cfrutto di “una visione ristretta e parziale”.
La firma in calce alla missiva è del Presidente del Circolo “Angelo Vassallo” (Legambiente) Chiara Bedetti cui seguono le adesioni di Fiab Como Biciamo, Iubilantes, Città Possibile, WWF OA Insubria, Lipu Como, Associazione Chiave di Volta, Italia Nostra Como, Arci provinciale Como.

Le associazioni parlano chiaramente di progetto “antistorico e va in direzione opposta rispetto alle visioni nuove di mobilità sostenibile che sono seguite da tutte le città europee” che porterebbe  all’aumento “dell’intasamento che soffoca il nostro centro storico in tanti giorni della settimana”.

Solo ieri erano intervenuti i Verdi:

Nuovi parcheggi in viale Varese, il progetto alternativo dei Verdi: Multipiano in via Venini

Si diceva, analisi certosina. La riportiamo punto per punto: 

Apprendiamo da notizie di stampa della proposta da parte di privati di due progetti per la “riqualificazione” di viale Varese con creazione di un parcheggio a raso di 90 unità. Non avendo ancora in mano i dettagli dei progetti, vogliamo comunque testimoniarLe la nostra totale
contrarietà all’ampliamento dell’attuale parcheggio in viale Varese, contrarietà già esposta pubblicamente verso la Giunta precedente quando un progetto analogo era stato già presentato da uno degli attuali gruppi propositori.
La contrarietà è motivata dalle considerazioni seguenti, che prescindono dai dettagli di progetto:

• Un parcheggio a ridosso delle mura del centro storico è antistorico e va in direzione opposta rispetto alle visioni nuove di mobilità sostenibile che sono seguite da tutte le città europee e dalla maggior parte delle città capoluogo italiane (tanta lungimiranza è stata mostrata da Como negli anni ’70, tanto oscurantismo oggi?)

• L’ampliamento del parcheggio a rotazione a ridosso delle mura aumenterebbe di per sé l’intasamento che soffoca il nostro centro storico in tanti giorni della settimana, essendo di per sé un attrattore di traffico

PER APPROFONDIRE:
NUOVO PARCHEGGIO IN VIALE VARESE: TUTTE LE CRONACHE


• L’ampliamento del parcheggio a rotazione a ridosso delle mura non risolverebbe comunque il problema dei parcheggi per accedere al centro storico, problemi che riguardano diverse tipologie di utenti (residenti, lavoratori del centro, utenti abituali ed occasionali) con necessità diverse e non si risolvono con l’aggiunta di 80/90 posti

• L’ampliamento del parcheggio a ridosso delle mura è una proposta che risulta da una visione ristretta e parziale. È invece necessario affrontare la tematica dei parcheggi e della viabilità a partire da una visione più generale della mobilità cittadina e questo può essere fatto solo proseguendo con l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano che risale al 2001. A questo proposito, dalla recente presentazione sulla mobilità esposta da Legambiente nel corso del NowFestival abbiamo saputo che anticipare la redazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) ora obbligatorio nelle città oltre i 100000 abitanti (Decreto 4 agosto 2017) potrebbe portare all’accesso a fondi statali che sarebbero utilissimi alla nostra città per riordinare il settore

La cessione in concessione di tale area impedirebbe una evoluzione della mobilità della nostra città verso un sistema più moderno, che preveda un ampliamento dei parcheggi a corona del centro lungo le direttrici a grande percorrenza (Viale Roosvelt/Innocenzo) già oggi e un ulteriore allargamento della ZTL negli anni a venire. A maggior ragione se il progetto prevedesse una concessione trentennale! La contrarietà è motivata inoltre dalle considerazioni seguenti, che realisticamente supponiamo non avendo ad oggi i dettagli di progetto:

• L’ampliamento del parcheggio a ridosso delle mura porterebbe ad una riduzione della già limitata porzione di verde presente, tagliando piante secolari e riducendo il giardino

• Giardino che rappresenta una delle poche aree a verde del centro storico ed è oggi è molto frequentato; è area di incontro per le persone e di movimento per gli animali domestici, area che verrebbe giocoforza ridotta

• L’ampliamento del parcheggio a ridosso delle mura storiche potrebbe deturpare un luogo tutelato dalla Sovrintendenza dei Beni culturali con un vincolo monumentale, rovinando l’attuale contorno verde alle mura storiche e la vista (è facile produrre rendering con parcheggi vuoti e tanto verde e passarli per la realtà che si dovrebbe ottenere …)

• La cessione in concessione di tale area al privato non tutelerebbe l’interesse economico della comunità cittadina (come già evidenziato dai conti esposti nella delibera comunale negativa verso il progetto presentato nel 2015 da uno dei due proponenti, peraltro supponendo ragionevolmente che oggi il canone che il privato pagherebbe al comune sarà molto minore non prevedendo più la parte interrata), a maggior ragione se il progetto prevedesse una concessione trentennale.

Tutto ciò (aumento di traffico in convalle e riduzione del verde) peggiorerebbe inevitabilmente lo stato dell’aria nella nostra città; l’inadempienza dell’Amministrazione verso queste tematiche ci espone alle sanzioni dell’Unione europea; e la prossima direttiva europea dovrebbe abbassare i limiti avvicinandosi a quelli dell’OMS e portandoci sistematicamente allo sforamento. Ci appelliamo a Lei anche ai sensi dell’articolo 50 D.Lgs 18 Agosto 2000 n. 267, quale tutore della salute dei cittadini.

Intendendo questo nostro appello come un contributo, confidiamo nella Sua attenzione ed in quella della Sua Giunta e Le chiediamo urgentemente un incontro sul tema e l’avvio di una procedura di partecipazione civica allargando la discussione di un tema tanto centrale per la nostra città alle associazioni del territorio che da sempre seguono le tematiche sopra esposte.

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