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VIDEO Crisi energetica, il piano di Milano: “Smart working il venerdì, un’ora meno di lluminazione, vetrine spente prima”

La crisi energetica – e il boom delle bollette della luce e del gas – costringono i comuni italiani e prendere decise contromisure. Mentre Como non ha ancora annunciato particolari interventi, dal capoluogo lombardo arriva un piano piuttosto articolato. Ad annunciarlo, il sindaco di Milano Beppe Sala che ha elencato una serie di “azioni rafforzative” che si affiancano alle misure del governo “con l’obiettivo di ridurre i consumi degli edifici comunali e di aiutare i cittadini a contenere gli aumenti”. Va tenuto presente che, in Lombardia, è già prevista l’accensione dei riscaldamenti 8 giorni dopo la data consueta e il loro spegnimento una settimana in anticipo. Inolte, l’accensione giornaliera degli impianti “durerà un’ora in meno e bisognerà regolare le temperature un grado in meno rispetto al massimo consentito”, tranne per scuole, centri anziani e strutture sanitarie.

Riscaldamenti accesi dal 22 ottobre al 7 aprile e giù di un grado: tutte le regole

Per quanto concerne in particolare il capoluogo lombardo, Sala indica quindi una serie di provvedimenti che saranno adottati a partire dai prossimi giorni. Si parte dallo smart working per i dipendenti comunali: “Siamo arrivati a definire la formula insieme ai sindacati – ha detto il sindaco – e dunque chiuderemo alcune sedi di uffici comunali al venerdì, così da essere a ridosso del fine settimana e prolungare l’effetto positivo dello spegnimento degli impianti. I dipendenti potranno utilizzare un giorno di lavoro agile in occasione della chiusura, mentre chi non potrà sarà dislocato in ‘near working’ nelle sedi che resteranno sempre aperte, come ad esempio quella di via Larga”.

Queste misure, sottolinea il sindaco, riguarderanno “in maniera limitatissima” gli uffici aperti al pubblico mentre sarà dirotto “il funzionamento degli impianti di climatizzazione in alcuni edifici, dove possibile e delle pompe di acqua di falda”. A partire dalla fine di ottobre, inoltre, “diminuiremo di un’ora al giorno l’accensione dell’illuminazione stradale e lo faremo con prevalenza al mattino”. Secondo il sindaco, queste azioni (“pronte ad essere messe in campo subito”), permetteranno un risparmio di oltre un milione e mezzo di euro”.

Intanto, ha affermato sempre Sala, “andremo avanti con lo studio di ulteriori pratiche da realizzare nel lungo periodo con l’obiettivo di ridurre stabilmente i carichi energetici”. Ad esempio “la sostituzione delle vecchie lampadine con corpi a Led che stiamo portando avanti soprattutto nelle scuole”. Anche ad Atm “abbiamo chiesto uno sforzo sulla regolazione delle temperature nei mezzi pubblici, abbassando di un paio di gradi la temperature su bus elettrici e tram. E insieme a Camera di commercio stiamo lavorando per definire misure analoghe, a partire dallo spegnimento delle insegne e delle vetrine di notte e da una maggiore attenzione alla chiusura e alla apertura delle porte”.

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