Si è svolta questo pomeriggio la contestazione annunciata diversi giorni fa dal Collettivo Alveare contro il circo Città di Roma che ha montato il proprio tendone nei pressi di via Sportivi Comaschi, a Muggiò, dove rimarrà per tutte le feste.
Il presidio di circa una dozzina di persone è stato accompagnato da due macchine dei Carabinieri, un blindato e una volante della Polizia.
Obiettivo del raduno era contestare l’utilizzo degli animali in spettacoli circensi tenuti, secondo i manifestanti, in condizioni non adatte.
Una delle manifestanti ha chiesto di essere scortata all’interno dell’area del circo per poter osservare la situazione degli animali impiegati nello spettacolo in corso oggi pomeriggio.
Nel video qui sotto, la ragazza viene portata da tre poliziotti all’interno della struttura.
“Mi hanno fatto vedere dove tengono i camion e i container. Ho visto uno dei due leoni che tengono in esposizione per i visitatori e i nove cani che tengono nelle gabbie oltre che ai cavalli – ha spiegato l’attivista una volta uscita – hanno assicurato che gli animali stanno bene e che vengono tenuti in condizioni a norma di legge. Ma sappiamo che “bene” è un concetto molto relativo”.
Uno dei titolari del Circo Roma, Omar Saylon ha voluto controbattere ai manifestanti. “Noi subiamo controlli dalla A alla Z ad ogni spostamento – ha spiegato a ComoZero – quelli che teniamo sono animali nati in cattività e che in libertà morirebbero”.
Giocolieri e saltimbanchi contro gli animali al Circo. Domenica protesta (“pacifica”) a Muggiò
Uno degli obiettivi della contestazione è stato anche di sensibilizzare il pubblico sulla possibilità di un circo con soli interpreti umani. “Se ci fosse una legge che proibisce l’uso di animali nei circhi, saremmo i primi ad adeguarci” ha continuato Saylon.
In coda al botteghino alcuni spettatori hanno poi detto la loro sui punti sollevati dagli animalisti.
“Il circo è una tradizione antichissima. Non c’è ragione per credere che gli animali vengano maltrattati” ha commentato uno dei clienti poco prima di entrare nel tendone.
“Non vediamo niente di male nel portare i nostri figli al circo – ha spiegato un uomo in fila con la famiglia – oltre ad essere un’occasione educativa serve un po’ di coerenza, visto che teniamo animali domestici e mangiamo carne”.
3 Commenti
Complimenti, forze dello stato pagate anche con le mie tasse, utilizzate per scortare una ragazzina viziata che non si sa bene a quale titolo ha voluto entrare a controllare come stanno gli animali.
Ma come siete messi?
Sì perché certamente un leone in una gabbia in Nord Italia a Natale sta certamente bene. Povere bestie. Vero che in libertà morirebbero, speriamo siano quindi le ultime generazioni di nati in cattività…
Ah, ma dove nascono in cattività ci nascono per caso?
Una protesta preannunciata diversi giorni fa…… beh, se il successo dell’ iniziativa si misura dal numero dei manifestanti…… Quante persone hanno assistito ieri ai due spettacoli in cartellone?
Mi piacerebbe sapere con che criterio questi animalisti “giudicano” il benessere degli animali e, soprattutto, perché le autorità debbano dare credito alle loro denunce di “maltrattamento” degli animali, dato che è un circo alla sua apparizione in città ed in provincia…… Se non erro, esiste ancora il reato di procurato allarme…..