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VIDEO Il giostraio: “Lei è un bugiardo, non un sindaco”. Rapinese: “Prendete le generalità di quel signore”. Protesta Luna Park, tensione alle stelle in Consiglio

“Non dica bugie, non faccia il buffone. Lei è un bugiardo non un sindaco”, urla un giostraio dal fondo dell’aula (comunque la si pensi sul tema: andando decisamente oltre le regole e soprattutto la buona educazione e il rispetto dell’istituzione) . “Si possono prendere le generalità di quel signore?”, controbatte il sindaco Alessandro Rapinese. Qui sotto il video del momento specifico.

Poi il presidente del Consiglio, Fulvio Anzaldo, ha tentato di riportare la calma. Ha avuto un secondo round pesante, molto, la manifestazione dei giostrai del Luna Park di questa sera. Dapprima all’esterno del Comune e poi nel Cortile Antico (qui il racconto del ‘fuori aula’) e poi in Consiglio con una rappresentanza degli esercenti e i colleghi (alla fine ben oltre un centinaio le persone presenti) subito fuori. Come noto i temi caldi sono due, prima di tutto l’annunciata riduzione dal 2024 dell’area concessa in piazza d’armi da 25mila a 5mila metri quadrati, in quello spazio l’amministrazione intende infatti far sorgere la futura cittadella dello sport con nuovo Palaghiaccio (anche se secondo molti è impossibile che un cantiere parta entro l’anno) e poi, più nell’immediato, la mancata concessione della tradizionale proroga di una settimana all’evento Luna Park (qui tutte le cronache degli ultimi giorni).

I consiglieri d’opposizione Giordano Molteni (da questa sera ex FdI, passato nel misto) e poi Gabriele Guarisco (Pd) hanno chiesto al presidente un’interruzione dei lavori per ascoltare le ragioni dei manifestanti. Anzaldo ha spiegato che, Regolamento alla mano, non è possibile una tale pausa. Ha rincarato poi la capogruppo Dem, Patrizia Lissi, difendendo le ragioni dei giostrai “non sono comaschi tranne due, per questo il sindaco non li ascolta. Non votano è vero, ma sono 60 famiglie di lavoratori e vanno difese”. Poi ha chiesto ancora ad Anzaldo un’interruzione: “E’ il regolamento – ha ripetuto il presidente – lo avete votato voi”.

Quindi parola al sindaco Rapinese e tensione altissima in platea. “Sarebbe bastato leggere il punto 27 del programma elettorale della Lista Civica (Rapinese Sindaco, Ndr) che ha dominato le scorse elezioni, che da anni è la prima forza politica in questo Comune. Era chiaro, nessuna ipocrisia, nessuna bugia, nessuna furbizia. Rileggo; ‘e se qualche Comune nelle vicinanze vorrà ospitare il Luna Park ne saremo ben lieti’. Pagina 19 del programma elettorale che ha dominato alle elezioni”.

“Ma lo hanno votato perché elimina il Luna Park?”, chiede inframezzando un esercente. Prosegue il sindaco: “Ci sono comuni più grandi di Como che hanno superfici inferiori”. E qui la reazione (ribadiamo: assolutamente non consentita nell’aula consiliare e comunque dall’educazione): “Ma non è vero, non dica bugie, non faccia il buffone. Non dica bugie siamo qua a verificare le bugie. Bugiardo, lei è un bugiardo, non è un sindaco”. Interviene Anzaldo: “Parlo io, sindaco per favore, parlo io”. Rapinese: “Solo se si possono prendere le generalità di quel signore…”. “Certo, gliele do”, la replica.

Rapinese poi ha proseguito l’intervento motivando la scelta della non-proroga e rivendicandone la piena legittimità. “Se mi consentite procedo, grazie. Per quanto riguarda la proroga, è italiano, l’articolo 20 del Regolamento comunale per la concessione di aree pubbliche circhi e alle altre attività dello spettacolo viaggiante prevede che la presenza del Luna Park possa essere, possa essere, qualora periodi prolungati di maltempo o altri o altre cause di forza maggiore abbiano influito negativamente sul regolare svolgimento. Ci hanno detto (gli esercenti, Ndr) che hanno superato le 20mila unità, record”. Ha poi proseguito sul tema della riduzione degli spazi dal prossimo anno: “Mi sembra di essere a capo di un’amministrazione di persone per bene. L’amministrazione ha legiferato secondo le norme in funzione di quello che il popolo ha letto bene nel programma. Abbiamo fatto una norma, punto. In pieno e totale rispetto dei poteri che ci vengono conferiti” (il resto nel video sopra).

In contemporanea da segnalare altri momenti pesanti fuori dall’aula con un esercente con in braccio il figlio che ha urlato: “Chi gli dà da mangiare?”. Sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale e subito dopo quelli della Polizia di Stato, oltre alla consigliera leghista Elena Negretti che ha calmato gli animi. Qui un breve estratto:

I giostrai hanno poi annunciato la volontà di organizzare una manifestazione in città: “Chiederemo l’autorizzazione alla questura e contiamo di portare a Como molti colleghi da tutta Italia”. La partita è tutt’altro che chiusa

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23 Commenti

  1. Appurato che Rapinese ha rispettato un punto del suo programma elettorale, ossia la sua felicità nel caso il luna park se ne vada in altro comune, potrebbe il sindaco darci un aggiornamento su tutto il resto del programma?

  2. La parte di programma “Luna Park” si trova a pagina 20 e non 19,ma non dice che non si debba più ospitare il Luna Park,ma “e se altro comune nelle vicinanze lo vuole ospitare ne sono ben lieti”… Che non vuole ospitare sono i circhi con animali,a meno che per lui,non ci sia differenza

  3. Cosa dovrebbe spiegare? La proroga non è automatica altrimenti non sarebbe una proroga. E’ stata istituita per andare incontro ai gestori nell’eventualità che durante il periodo di occupazione le condizioni meteo ne avessero messo in difficoltà l’attività. Non piove praticamente MAI e hanno fatto un record di accessi (20.000). Dal prossimo hanno avranno meno spazio, se non piace la cosa ci sono altri 7900 comuni in Italia a cui chiedere un area in cui portare avanti le loro attività.

    1. Finalmente uno che ragiona. Condivido. Anche perché…attività? Di solito le attività non fanno scontrini? Mai visto uno ogni volta che sono andato. E parlo di scontrini FISCALI! Voglio vedere quanti giostrai sanno farlo visto che a volte mi trovo in casa pure i loro figli

  4. Una proroga non è mai obbligata, altrimenti ci si chiede per quale motivo la concessione non abbia avuto durata maggiore. Quindi Rapinese Sindaco ha ragione. Perché dovrebbe prorogare la concessione? Solo per tradizione? E solo perché i giostrai devono lavorare? Tanto vale tenere aperto tutto l’anno. Quello che invece fa sorridere è la reazione all’espressione “bugiardo” che ha avuto Rapinese Sindaco. Ma come chiamare uno che ha raccontato in televisione che la piscina sarebbe stata aperta in tre-sei mesi perché, a differenza degli avversari politici, aveva in tasca la soluzione a tutti i problemi? E come potremmo chiamare uno che sempre in televisione ha detto che la prima cosa che avrebbe fatto da Sindaco è la proroga della concessione di via del Doss? E come si chiama uno che ha detto che avrebbe posizionato lo skate park in piazza Roma? ….eccetera, eccetera, eccetera. Povero Rapinese Sindaco, gli rimane solo di chiedere le “generalità del giostraio”. Ma siamo sicuri che le ha prese? Mah….😊

  5. Imbarazzante.

    Non in grado di spiegare una decisione con qualcosa che non sia “è legittimo, lo dice il regolamento”.
    Come per la revoca di lombardi e mille altre situazioni, fa finta di non capire che non se ne contesta la legittimità (e ci mancherebbe altro), ma gli si chiede di spiegare certe scelte.

    Forse è chiedere troppo?

  6. Lui il Rapinese sempre scortese ha forse dato le generalità quando negli anni in consiglio e fuori ha ricoperto di insulti gli avversari politici?
    Haaa a saperlo….

  7. Veramente un gran maleducato il giostraio. Mi sembra di rivedere le performances di RapInsulto, ovvero colui che strignendosi la cravatta partiva con insulti a tutti e tutto.

  8. A me il tono sembra da io sono io e voi non siete un..nulla.
    Purtroppo ha un brutto atteggiamento nel porsi, i giostrai hanno ragione ma pure lui lo aveva annunciato. Ora se non si vuole smentire cantierizzi l’opera annunciata..

  9. Applausi per i Giostrai! Sfido chiunque a rimanere senza lavoro o vedendoselo ridurre e avendo famiglia da mantenere e tasse da pagare non risentirsi per questa scelta discutibile, se non altro per le tempistiche ed i modi. Forse il Sindaco pensa anche in questa situazione di erigere il palaghiaccio non ancora progettato e finanziato in 3/6 mesi?

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