La data ufficiale per le prossime elezioni regionali manca ancora – si parla del 12 febbraio – ma la campagna elettorale è già partita. E cosi questa mattina l’ex vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, lasciata alcuni mesi fa la giunta Fontana, è arrivata a Como. Sarà lei, come noto, a sfidare – a capo di una lista civica sostenuta dal terzo polo – Pierfrancesco Maiorino del Pd e Attilio Fontana.
In riva al lago tanti i temi affrontati dalla Moratti. A partire dall’emergenza perenne – tornata d’attualità anche in queste ore – nei Pronto Soccorso che riporta in cima alla lista il tema sanitario e della mancanze di personale. “Si tratta di un problema molto sentito che preoccupa a livello nazionale. Sono necessari più investimenti per creare un sistema più efficace e per destinare le risorse innanzitutto alle figure giornalmente all’opera. Regione sta attuando un piano, di mia realizzazione, per attivare gli ospedali di comunità, strumento per alleggerire la pressione ospedaliera”. E in tale emergenza si inserisce anche la sempre più frequente fuga di personale sanitario nella vicina Svizzera perché allettati da stipendi certamente più alti. “Vero, è una realtà conosciuta e quindi sarà necessario prevedere stipendi più alti. Necessarie poi misure regionali come l’offerta di alloggi, che possano integrare lo stipendio, per infermieri e medici così da facilitare la loro vita quotidiana. A Milano abbiamo fatto per 200 infermieri un convenzione con Aler per case a prezzi bassissimi”.
Impossibile non parlare poi dei disagi perenni e costanti per chi si muove con i treni. I disservizi ferroviari sono infatti all’ordine del giorno. “Il tema trasporti è fondamentale. In tal senso la politica con Trenord va rivista in maniera profonda”. E il fronte economico è ovviamente un altro punto forte della campagna. “La Lombardia non cresce da 10 anni e va rilanciata. Innanzitutto si tratta di una regione che è stata meno capace di prendere risorse Pnrr. Nel Comasco le politiche da attuare devono sicuramente puntare a potenziare il turismo e settori storici come il tessile”
3 Commenti
Poverina…non sa nemmeno di cosa parla.
Ma non sono I CCN a disciplinare gli stipendi?
Se si pensa ai limiti della Regione targata Lega, si pensa alla Sanità e ai Trasporti. Invece, ci sono altri aspetti delle deleghe regionali che andrebbero approfonditi. Il dissesto idrogeologico, per esempio, oppure il tema della formazione professionale sempre in fondo all’ordine del giorno della politica. Mai come oggi, anche a causa delle ultime riforme dell’Istruzione che si sono succedute con i governi di destra e sinistra, la formazione professionale è in crisi. E dire che tra i tanti problemi che stanno affrontando le imprese in Lombardia c’è la carenza di operai e tecnici specializzati. Su questo anche Letizia Moratti e l’area a cui in passato ha fatto riferimento hanno grandi responsabilità. Sicuramente la formazione professionale è una delle scommesse per rilanciare la crescita economica e sociale della Lombardia.