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VIDEO Tra desolazione, smobilitazione e animali selvatici: ecco cosa resta del campeggio di Como

Come ormai ampiamente noto, entro domenica 7 gennaio il campeggio No Stress di via Cecilio a Como  chiuderà definitivamente. Un provvedimento nell’aria già da un anno, quando si verificò un grave incidente in una casetta, e poi diventato pressoché inevitabile dopo l’ultimo incendio. La gran parte delle persone che prima alloggiavano nelle casette di legno del camping hanno trovato sistemazioni alternative, anche se fino a ieri sera almeno in due-tre erano ancora alla ricerca di una soluzione almeno temporanea. Ad ogni modo, di sicuro domani mattina i cancelli resteranno chiusi per chiunque.

In questi minuti si stanno concludendo le operazioni di sgombero, tra chi fa gli ultimi bagagli e chi sta lasciando via Cecilio. L’aria che si respira al campeggio è dunque di totale smobilitazione e desolazione, come si può vedere dal video.

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4 Commenti

  1. Forse bisognerebbe domandarsi perché tante persone sono finite a vivere in un (ex) campeggio, o perché un campeggio alle porte di una città turistica tanto decantata come Como non è più un campeggio …. di chi è la proprietà?

  2. Quindi non era un camping ma un campo di accoglienza. Como, la porta d’Europa, a parte i due osceni parcheggi di Tavernola e Ippocastano non ha uno straccio di camping e i camper parcheggiano in Viale Innocenzo. Secondo ANAS dalla A9 transitano 500.000 camper all’anno. Se solo il 10% si fermasse anche un solo giorno a 20€ sarebbe 1.000.000 di € l’anno. Ineffabili miracolati.

  3. Non credo che questa condizione l’abbia lasciata Rapinese nella notte… o sbaglio Cara Redazione?

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