Palazzo Pirelli (Regione Lombardia) è stato presentato il progetto “La Case di Ale”, ideato dal padre di un bambino disabile, per raccontare un percorso sociale e mostrare soluzioni e tecnologie che possano diventare un riferimento per tutti.
La struttura sarà realizzato per sostenere la disabilità senza barriere, autonoma a livello energetico, piena di luce, e con spazi verdi per il fondamentale contatto con la natura. Una casa tecnologicamente avanzata e con una palestra, per separare la vita quotidiana dalla riabilitazione.
“Crediamo che questo progetto debba essere il più possibile condiviso e conosciuto, perché deve diventare un progetto pilota su scala nazionale, un esempio per dimostrare che la vita dei disabili può e deve migliorare e che possiamo costruire insieme un futuro di speranza -ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi – Nelle prossime settimane presenterò come primo firmatario una proposta di legge regionale che, prendendo spunto proprio da questo progetto, guarda al tema dell’inclusione e dell’autonomia di chi oggi ha problemi di autosufficienza, prevedendo anche sostegni economici concreti per iniziative che in tale direzione vedono lavorare e collaborare insieme un network di soggetti pubblici e privati qualificati”.
In occasione della posa della prima pietra, a Palazzo Pirelli si è tenuta oggi la presentazione del progetto, alla quale è intervenuto anche Marco Meroni, ideatore del progetto e papà di Alessandro che nel 2016 (a soli 4 anni), primo caso ufficiale in Italia, è stato colpito da una malattia che in gergo tecnico si definisce come AFM (mielite acuta flaccida).
Così Marco racconta come è nata l’idea de “La Casa di Ale”: “A luglio 2016, al ritorno da una breve vacanza in montagna, Ale inizia a stare male. In soli due giorni non può più muoversi e respirare autonomamente. Inizia così il nostro calvario. Eppure da subito ho capito che, pragmaticamente, dovevo fare tutto il possibile per rendere la vita di mio figlio la più semplice e migliore possibile. Da qui nasce, qualche anno fa, questa idea, un po’ pazza, un po’ visionaria, ma che si sta trasformando in qualche cosa di reale. ‘La Casa di Ale’ vuole essere un modo per permettere ad Ale di crescere serenamente, di trovare il suo equilibrio e la forza per andare sempre avanti, in un ambiente che ne possa enfatizzare le peculiarità e le competenze”.
La location scelta per la realizzazione de “La Casa di Ale” è Villa Guardia. Quando la casa sarà pronta, Marco, sua moglie Angela, la sorellina Gaia e Alessandro si trasferiranno per iniziare questa nuova e stimolante esperienza.
“Alessandro – racconta Marco – è tetraplegico e ventilato artificialmente. Ciò significa che oltre a una limitata mobilità, per respirare deve rimanere sempre collegato a un macchinario elettrico. Attualmente l’autonomia di Alessandro è molto limitata in quanto non abbiamo né la struttura né le strumentazioni per offrigli quel minimo di libertà in più. Con le tecnologie attuali lui potrebbe invece ambire a una maggiore libertà senza dover necessariamente appoggiarsi al supporto di qualcun altro. Inoltre oggi in casa non può utilizzare la sua carrozzina elettrica che supera il quintale e mezzo per ovvie questioni di spazio e di peso. Diverso è un domani con spazi studiati apposta per le sue esigenze. Penso a porte da 90 centimetri, open space, pavimentazioni a prova di carrozzina, sollevatori per gli spostamenti e domotica”.
Alla presentazione del progetto a Palazzo Pirelli sono intervenuti questa mattina anche il Sindaco di Villa Guardia Valerio Perroni e l’architetto Alessandro Pagani. Era presente il Consigliere regionale Angelo Orsenigo.
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