Da giorni documentiamo l’affaire Villa Olmo, affittata al misterioso magnate inglese per un milione e trecentomila euro (cifra cui vanno scorporati 266mila euro e rotti a titolo di cauzione “da corrispondere in qualsiasi momento su richiesta del Comune di Como nelle more di definizione degli aspetti contrattuali”).
Ebbene, finalmente abbiamo ottenuto tutti gli atti che nel corso degli anni hanno portato a oggi, 6 giugno, giorno in cui il parco retrostante l’edificio, la villa appunto, e un pezzo di parco antistante sono stati letteralmente blindati (qui video e foto). Sì dirà: sono atti pubblici non leaks, verissimo. Ma c’è un problemone con l’Albo Pretorio, ne parlavamo giusto poco fa:
Villa Olmo al magnate: notizia pubblica da 10 mesi, in Comune dormita trasversale (e ora atti “spariti”).
Bisogna prenderla da lontano, per poi arrivare agli ultimi atti ufficiali (cioè la delibera di giunta del primo giugno scorso, ancora non pubblicata ma che abbiamo ampiamente raccontato qui). I primi contatti informali sono stati avviati nel 2018 quando l’assessore alla Cultura era ancora Simona Rossotti. Perlustrazione, incontri, chiamate e nulla più.
Dobbiamo passare al 2019 per avere il primo documento ufficiale con l’assessore Carola Gentilini, sostituta di Rossotti dopo il rimpasto di giunta. E’ l’Estratto Verbale n° 135 della giunta del 9 maggio a recitare: “Chiusura al pubblico di Villa Olmo e del parco per eventi privati. Maggio e Giugno 2019. Luglio 2020”. E’ il secondo evento naturalmente quello che interessa.
Allora si parlava di una società che nel 2018 (nota di protocollo 68475) aveva richiesto “l’utilizzo esclusivo dell’intero compendio Villa Olmo (corpo centrale, Casino Nord, Casino Sud, spazio ex ristorante, parco fronte e retro) per il festeggiamento del matrimonio aperto a circa 250 ospiti provenienti da tutto il mondo. La richiesta di utilizzo interessa il periodo dal 18-6 al 29-6 2020. La quotazione della concessione è di €457.866.00 cui andrà aggiunto il rimborso oneri straordinario del personale”. Non siamo in grado di riportare il nome della società e del magnate poiché nei documenti che abbiamo ricevuto ci sono alcuni omissis:
Poi è arrivata la pandemia e il mondo intero si è bloccato. Così, dettagli a parte, arriviamo al 5 agosto dello scorso anno, l’assessore alla Cultura è cambiato ancora: adesso è Livia Cioffi. La giunta Landriscina si riunisce e discute della nuova versione dell’evento. Oggetto: “Atto di indirizzo in merito alla concessione del compendio di Villa Olmo per evento privato 06-06-2022/03-07-2022”.
Leggiamo ancora (sotto trovate il documento completo): “La Società XXXX (anche in questo caso otteniamo i documenti ma con altri omissis, Ndr) del magnate inglese XXXX con nota di protocollo n° 68475/2018 ha richiesto l’utilizzo esclusivo dell’intero compendio Villa Olmo (corpo centrale, Casino Nord, Casino Sud, spazio ex ristorante, parco fronte e retro) per il festeggiamento del matrimonio aperto a circa 250 ospiti provenienti da tutto il mondo. Con proprio Indirizzo operativo n°135 del 09-05-2019 è stato espresso parere favorevole di utilizzo esclusivo dell’intero compendio di Villa Olmo per il periodo dal 18-06 al 29-06 2020″. Quindi 11 accettabilissimi giorni, non un mese.
Ma: “Con nota protocollo n°39033/201 la medesima società ha richiesta una variazione del periodo di concessione”. Dunque: “Con successivo atto di indirizzo n° 41 del 06-02-2020 la giunta comunque ha espresso parere favorevole in ordine al nuovo periodo richiesto, assentendo l’utilizzo esclusivo dell’intero compendio di Villa Olmo per il periodo dal 15-06 al 03-07-2020”. I giorni diventano 18.
E non è finita: “Considerato che l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid 19 non ha consentito la realizzazione dell’evento, l’imprenditore ha comunicato la volontà di riprogrammare chiedendo la disponibilità dal 6 giugno al 3 luglio 2022”. Eccoci qui, 27 giorni.
Ancora una volta poi si parla di occasione “che richiamerà l’attenzione del mondo imprenditoriale e dell’alta finanza e produrrà ricadute positive sul territorio in termini occupazionali”.
Così la giunta vota. E vota un sì unanime. Assenti Francesco Pettignano (Patrimonio), Elena Negretti (Sicurezza, Polizia Locale) e Marco Butti (Urbanistica e Commercio).
Ok anche dall’assessore alla partita Livia Cioffi (Cultura e Turismo). La stessa che pure, oggi, intervistata dal quotidiano La Provincia ha dichiarato: “Un mese è un tempo molto, troppo lungo. Se fosse dipeso da me probabilmente non avrei acconsentito, non a queste condizioni, non credo sia questa la strategia vincente […] ho provato a muovere qualche critica ma tornare indietro non si può”. Spiace dirlo ma il suo voto dell’agosto scorso evidenzia il contrario.
Ecco dunque il verbale di giunta (nota di metodo: il ‘sì’ sotto la voce assente, vuol dire solo e semplicemente assente non che abbia votato ‘sì’, meraviglie burocratiche del Cernezzi):
Ed ecco il resto del documento:
Nei prossimi giorni qualche altra chicca.
6 Commenti
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province,
ma bordello ”
Dante, Purgatorio, canto VI, 76-78.
Già da ieri (06-06-22) hanno pure chiuso con lucchetto la porta che da via Caronti consente di accedere all’orto botanico del Grumello e al Km della conoscenza.
Ovviamente chi se ne frega se rappresenta una comoda scorciatoia per raggiungere a piedi il parco del Grumello ed il Lido venendo da Monte Olimpino e via Bellinzona in generale.
Il fatto è che, chi decide, è gente che viaggia sempre in macchina alla faccia del “Inquiniamo meno” e di chi va a piedi non gliene può importare di meno.
Ma guarda te che strano: sono proprio quelli uscenti (che si ricandidano) che hanno deciso per questa chiusura assurda.
Dignità, questa sconosciuta…
Bellissimo l’omissis sul nome della Società che si occupa dell’evento. Chi sono i Soci? Siamo sicuri che non c’entrino con la Giunta stessa? od con rappresentanti della (all’epoca) maggioranza?
Cioffi ha votato sì a sua insaputa
Io penso che debba nascondersi visto che la mega bugia ha avuto le gambe cortissime.